Venerdì nero per i cittadini e le cittadine di tutta Italia a causa dello sciopero del 23 febbraio 2024: la protesta sindacale, indetta a livello nazionale, potrebbe portare a disagi di varia tipologia nelle più grandi e frequentate città, come quella di Napoli. L’agitazione è generale e coinvolge il settore pubblico e quello privato. Ma cosa succede ai trasporti nel capoluogo campano? Scopriamolo subito insieme.
Sciopero Napoli 23 febbraio 2024: i settori a rischio venerdì
Per l’intera giornata di venerdì potrebbero esserci disservizi, cancellazioni e problemi vari per gli abitanti e i turisti. Lo sciopero del 23 febbraio 2024 potrebbe avere ripercussioni anche nella città di Napoli, dal momento che è stato indetto a livello generale e nazionale. Nel capoluogo campano, così come in tante altre città situate da Nord a Sud del nostro Paese, le persone potrebbero dover fare i conti con disagi.
A rischio sono diversi settori sia pubblici che privati. Stiamo parlando di quello della scuola e dell’istruzione, del mondo dei trasporti, degli uffici, degli ospedali, delle strutture sanitarie e molto altro ancora. In ogni caso però sono comunque garantiti per tutta la durata della protesta alla popolazione i servizi di emergenza-urgenza.
Sono diverse le sigle sindacali che hanno proclamato tale sciopero. Tra queste abbiamo SI Cobas e altri sindacati (AL Cobas, FAO Federazione Autisti Operai, Slaiprolcobas, SGC Sindacato Generale Di Classe, LMO Lavoratori Metalmeccanici Organizzati e SOA Sindacato Operati Autorganizzati). La durata della movimentazione nazionale è di 24 ore.
Diverse sono anche le richieste che i lavoratori e le lavoratrici avanzano con lo sciopero. Sui siti ufficiali dei vari Ministeri coinvolti, si può leggere che gli addetti di vari settori potrebbero incrociare le braccia e non prestare i consueti servizi. Questi chiedono, in primo luogo, che il governo italiano si dia attivamente da fare per fermare “il genocidio in corso nella Striscia di Gaza”.
Più in generale le persone che decidono di aderire alla manifestazione di venerdì, lo fanno per chiedere lo stop di tutti i conflitti in corso in altri Paesi del mondo. Conflitti che hanno drastiche conseguenze dal punto di vista economico per gli italiani. Tra questi c’è, ad esempio, quello tra Ucraina e Russia.
Con questa protesta del prossimo 23 febbraio, i sindacati vorrebbero anche che il governo italiano smettesse di mandare armi alle Nazioni in guerra. Le sigle dicono no al riarmo e no alle spese militari. Tutto ciò infatti ha inevitabili conseguenze sull’economia italiana, sull’inflazione nel nostro Paese, sul calo dei consumi e sulla sempre più diffusa precarietà lavorativa.
Cosa succede ai mezzi pubblici a Napoli
Come abbiamo detto, l’agitazione sindacale di venerdì potrebbe coinvolgere anche il settore dei trasporti. I lavoratori e le lavoratrici del settore potrebbero decidere di incrociare le braccia e non prestare i consueti servizi. Ciò comporterebbe sicuramente a conseguenze per tutti coloro che a Napoli e in provincia si spostano con i mezzi pubblici.
È bene però segnalare dall’altra parte che Anm, la società che gestisce e controlla i trasporti nel capoluogo campano, al momento, non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in merito alla possibile adesione del personale a tale sciopero. Lo stesso vale anche per altre aziende come Atm di Milano e Gtt di Torino.
Nella pratica, ciò vuol dire che non dovrebbero verificarsi ritardi, rallentamenti, cancellazioni e soppressioni di corse e servizi che riguardano l’intera rete di trasporti a Napoli. Non dovrebbero dunque esserci problemi nella circolazione di metropolitane, bus e tram. Buone notizie insomma per tutti i cittadini e i turisti che usano i mezzi pubblici.
Per maggiori informazioni e per rimanere sempre aggiornati sullo stato di circolazione dei mezzi urbani, suburbani ed extraurbani in città, vi consigliamo comunque di tenere monitorati i canali ufficiali. Nel caso in cui invece abbiate bisogno di indicazioni più specifiche, potete fare riferimento al numero verde della società Anm. A rispondere saranno operatori specializzati in grado di dare risposte concrete e corrette.
Specifichiamo infine che, per quanto riguarda la circolazione ferroviaria, Trenitalia ha già fatto sapere che non aderirà allo sciopero di venerdì. Tuttavia, considerando il fatto che la movimentazione sindacale toccherà tanti e diversi settori, è possibile che si verifichi qualche piccolo ritardo. Anche in questo caso il consiglio è di fare sempre riferimento ai siti ufficiali per avere informazioni aggiornate.