Entro quando si paga la terza rata della Rottamazione quater delle cartelle nel 2024 dopo la riapertura delle condizioni di accesso alla definizione agevolata 2023 operata dalla conversione del decreto Milleproroghe? Le novità del provvedimento atteso solo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale entro la fine di questo mese riguardano, quindi, non solo chi non abbia pagato almeno una delle prime due rate di fine anno scorso, ma anche la proroga del pagamento della terza rata.

La conversione in legge del decreto legge 215 del 2023, che ha incassato l’ok alla Camera e al Senato è arrivato blindato, consentirà di recuperare il piano delle rate predisposto con la domanda di definizione agevolata e di continuare a beneficiare degli sconti su sanzioni, interessi e aggi.

Rottamazione quater, ecco entro quando si paga la terza rata

Arriverà la proroga del pagamento della terza rata della Rottamazione quater delle cartelle fiscali con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della conversione in legge del decreto Milleproroghe (Dl 215 del 2023). Il provvedimento consente, quindi, non solo a chi non abbia pagato almeno una delle prime due rate di rientrare nella definizione agevolata della rottamazione delle cartelle, ma di avere anche più tempo per pagare la terza rata.

In tutti questi casi, infatti, la scadenza per pagare le prime tre rate è fissata al giorno 15 marzo 2024. Considerando i cinque giorni di tolleranza, applicati anche in questa tornata, il versamento delle rate slitta al 20 marzo 2024. Ulteriori indicazioni arrivano anche per i debiti scaduti e la possibilità di compensazione.

Rottamazione 2024 terza rata, così il calendario dei pagamenti aggiornato a marzo

Calendario alla mano, dunque, entro il 20 marzo 2024 dovranno essere pagate le seguenti rate della Rottamazione quater delle cartelle:

  • la prima rata, che aveva scadenza fissata al giorno 31 ottobre 2023, più i 5 giorni di tolleranza e la festività del 5 novembre, con ultimo giorno utile per il pagamento fissato al 6 novembre 2023; 
  • la seconda rata, che aveva la scadenza il giorno 30 novembre 2023, più i 5 giorni di tolleranza e ultimo giorno utile per il versamento il giorno 5 dicembre 2023; 
  • per chi aveva saltato anche una sola di queste due rate, la legge di conversione del decreto “Anticipi” (Dl 145 del 2023) concedeva un’ulteriore scadenza fissata al giorno 18 dicembre 2023 per pagare le prime 2 rate in ritardo e non perdere pertanto i vantaggi della Rottamazione delle cartelle del 2023; 
  • la terza rata, infine, che da calendario scade alla fine di questo mese di febbraio, beneficia di una ventina di giorni di tempo in più (scadenza il 20 marzo 2024 più i 5 giorni di tolleranza e ultimo giorno utile per pagare fissato al 20 marzo 2024), grazie alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – quasi in concomitanza – della conversione in legge del decreto “Milleproroghe”. 

Cartelle fiscali, cosa fare per mancato pagamento o pagamento in ritardo delle rate?

Per effetto di quanto prevede il decreto Milleproroghe, si riapre la possibilità per i debitori di cartelle fiscali di poter riagganciare i vantaggi della Rottamazione quater. Infatti i contribuenti che non avessero pagato i carichi fiscali delle prime due rate rientrerebbero nella possibilità di poter ripristinare il piano della definizione agevolata di un anno fa, con azzeramento delle spese dovute per interessi, sanzioni e aggi.

Chi è interessato a pagare in ritardo le cartelle della definizione agevolata 2023?

Con il pagamento delle prime tre rate, il numero delle mensilità da pagare si ridurrebbe a 15, con circa un quarto del totale delle cartelle già pagato, considerando che le prime due rate ammontano al 20 per cento del carico totale.

Conti alla mano, la possibilità di riaprire i termini della Rottamazione quater provvedendo a pagare le rate saltate interesserà debiti e cartelle fiscali per un totale di 5,4 miliardi di euro, pari al 45,4 per cento degli 11.9 miliardi di euro che il governo stima di recuperare con la Rottamazione. La quarta rata della definizione agevolata 2023 avrà scadenza al 31 maggio 2024.