Sono tantissime le persone che hanno accolto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Cagliari in occasione di un comizio in sostegno del candidato alla presidenza della Regione Sardegna Paolo Truzzu. Presenti sul palco anche i vicepremier Salvini e Tajani prima della premier. Meloni ha toccato diversi argomenti: dal Superbonus fino ai problemi della Regione. Non manca in chiusura un attacco alla candidata di Campo Largo Alessandra Todde.
Meloni a Cagliari parla di lavoro e superbonus
Un intervento accolto da applausi e dalle bandiere tricolore. Tante le persone in piazza a sostegno di Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari ora candidato alle Regionali. Meloni ha ribadito il suo fermo sostegno nel corso del comizio in cui ha affrontato svariati temi.
La presidente del Consiglio ha elogiato il candidato del centrodestra per aver accettato la sfida e lo ha invitato a non curarsi del “fango” che gli avversari gli hanno lanciato contro. Insulti e critiche sono, a detta della premier, il sintomo del nervosismo e della paura della sconfitta.
La presidente del Consiglio ha parlato anche della sicurezza sul lavoro rispondendo a una delegazione della Cgil che le ha chiesto estendere agli appalti privati la normativa degli appalti pubblici.
Il discorso sul premierato
“Faranno di tutto per fermare il premierato” spiega la premier parlando delle riforme che il suo governo vuole mettere in atto. Il progetto fortemente voluto dall’esecutivo costituisce uno degli obiettivi principali al punto che Meloni si permette anche di scherzare: “Se passa posso anche smettere con questo lavoro“.
La critica sul Superbonus
“Abbiamo smesso di buttare i soldi dalla finestra” dice la presidente del Consiglio dal palco di Cagliari riferendosi al Superbonus. Per la premier neanche lo sceriffo di Nottingham sarebbe arrivato ad una soluzione del genere:
Praticamente la campagna elettorale dei 5 stelle ci è costata 140 miliardi di euro, però non è gratuito sono soldi che mancheranno da un’altra parte
Il centrodestra è saldo: e il campo largo?
Non manca un commento sulle due coalizioni in campo. Per Meloni, il centrodestra è saldo da trent’anni e non c’è la benché minima ombra di una spaccatura sebbene qualcuno dica il contrario. Si può dire lo stesso per il centrosinistra? Secondo la presidente del Consiglio, “Campo largo” è un esperimento politico che riduce i cittadini a cavie.
Poi la promessa: il governo nato nel 2022 non cadrà e durerà un’intera legislatura. L’obiettivo di Meloni è quello di arrivare al 2027.
Sostegno agli agricoltori e transizione ecologica
La premier torna sulla protesta degli agricoltori e lo fa attaccando il centrosinistra e le sue proposte bollate come ‘ideologiche‘. Per Meloni, la transizione ecologica deve esserci senza impattare in modo disastroso sulla società e sui lavoratori.
“Il governo ha aumentato i fondi per gli agricoltori con due fondi e dando sostegno ed aumentando le risorse del Pnrr, noi difendiamo l’agricoltura” ribadisce a gran voce Meloni.
Altra vittoria per la presidente del Consiglio è la legge 172/2023 che proibisce la vendita del cibo sintetico. La leader di Fratelli d’Italia ribadisce che, al contrario di quanto sostenuto dalla sinistra, 14 Stati hanno preso come esempio l’Italia per la sua scelta. Un monito, continua Meloni, per coloro che pensano che “la politica estera si faccia seguendo gli altri“.
L’attacco a Todde
“L’altra sfida che abbiamo di fronte è dare attuazione al principio di insularità” prosegue Meloni “significa risolvere il problema della continuità territoriale anche per garantire un quadro di norme virtuoso“. In chiusura non manca un attacco alla candidata di Campo Largo, l’ex vicepresidente del M5s Alessandra Todde. La presidente del Consiglio dice di aver letto un’intervista della sua avversaria:
“Hanno chiesto perché sceglierla: per l’antifascismo, ha risposto. Bene programma concreto, articolato, innovativo…bene, bene. Fate voi”