Forte tecnicamente e abile nel dribbling, Marco Marchionni ha passato la maggior parte della sua carriera agendo come esterno offensivo, ma nel finale si è trasformato in mezz’ala, contribuendo anche da regista a centrocampo. L’Empoli gli consente, ancora giovanissimo, di fare il suo esordio in Serie A, ma è in B, sotto la guida di Baldini, che si mette in mostra al meglio. Passa al Parma, prima di approdare alla Juventus, cui cui gioca dal 2006 al 2009. Sono anni complicati, di ricostruzione e rinascita. Per commentare il momento dei bianconeri e la crisi della Juventus, Marchionni è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Crisi Juventus, Marchionni a Tag24
La Juventus è in crisi e adesso non può più sbagliare. La vittoria manca ormai da quattro giornate: troppe per una squadra che deve puntare tutto solo sul campionato. La squadra di Allegri, che a un certo punto della stagione era riuscita addirittura a conquistare la vetta, sembra aver smarrito la via, ma il mister sta cercando di trovare le contromisure per riportare immediatamente i suoi ragazzi sulla strada giusta. Per le prossime gare il tecnico potrebbe provare un cambio di modulo. Servono idee nuove e soprattutto serve maggior cinismo in attacco. L’Inter non si ferma e i punti di distacco inizano ad essere importanti, ma i bianconeri non vogliono mollare il passo e non vogliono lasciare al Milan il secondo posto. Per commentare il momento di crisi della Juventus, Marchionni, che ha vestito la maglia bianconera, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Momento complicato in casa Juventus. Dopo la partita con l’Empoli i bianconeri sono andati in crisi: come dice mister Allegri questa squadra sta subendo il contraccolpo?
“Se lo dice l’allenatore sarà sicuramente così, ma è pur vero che quando una squadra tira tanto la corda, ci può essere un momento di appannamento. In questo periodo stanno facendo parecchia fatica, ma io resto convinto che ciò che sta facendo la Juventus quest’anno resta davvero importante. I bianconeri hanno provato a giocarsi il campionato contro una formazione, l’Inter, che sta dimostrando di essere un rullo compressore. Secondo me non si deve porre l’attenzione tanto sul momento dei bianconeri, quanto su quello dei nerazzurri, che stanno facendo una stagione pazzesca”.
I punti di vantaggio dell’Inter cominciano ad essere un po’, la corsa scudetto è praticamente chiusa?
“A guardare la classifica oggi ci può stare che istintivamente tutti dicano di sì, ma penso che la Juventus debba continuare a crederci fino alla fine. È capitato già più volte che una squadra che si dava ormai per spacciata riuscisse a recuperare tanti punti su un avversario. Finché la matematica non ti condanna ci si deve sempre credere e fare il massimo. Poi è ovvio che è molto dipenderà dall’Inter. Se la squadra di Inzaghi continuerà a fare queste prestazioni e questi risultati, è chiaro che il campionato è finito”.
Nelle ultime partite però la Juventus ha dimostrato di avere parecchi problemi soprattutto dal punto di vista offensivo. È lì che manca un po’ di serenità?
“È chiaro che se gli attaccanti cominciassero a sfruttare al massimo tutte le occasioni, il resto della squadra non potrebbe che giovarne. Da una formazione come la Juventus ti aspetti più cinismo, anche perché tra Chiesa, Vlahovic e Milik gode di tutti attaccanti di grande qualità. La differenza è proprio questa, quando all’Inter gli capita di fare gol la butta dentro. Una gara spesso viene decisa dagli episodi, se sono a tuo favore è tutto più facile; se invece per fare gol ti servono due, tre o quattro occasioni è evidente che non sempre puoi permetterti di crearle. I nerazzurri stanno dimostrando di essere cinici in tutto, sia nella fase di gioco, che sviluppano con estrema facilità, sia nelle occasioni che creano. Difficilmente sbagliano quando si trovano davanti alla porta”.
La lotta scudetto si complica mentre il posto in Champions è quasi in cassaforte. La stagione della Juventus passa dall’eventuale vittoria della Coppa Italia?
“Una squadra come la Juventus non può aggrapparsi alla speranza di vincere una Coppa Italia. Sarebbe riduttivo. Lo considero eventualmente un qualcosa in più, considerando il fatto che è sempre un trofeo importante. Un club come quello bianconero, per storia e blasone, deve tornare il prima possibile in lotta per lo scudetto e potenzialmente anche per la Champions. Questo è il mio pensiero, poi è chiaro che una squadra come la Juventus deve sempre puntare ad arrivare in fondo e vincere anche la Coppa Italia”.
Nel frattempo si continua a discutere del futuro di Massimiliano Allegri. Come pensi che finirà?
“Allegri sta dimostrando e ha già dimostrato di essere un grandissimo allenatore per la Juventus. Gli altri sono bravi, ma poi dobbiamo vedere come affrontano il passaggio in bianconero. Si fa ancora una volta il nome di Conte e i numeri parlano per lui. Ma si parla anche di Thiago Motta, che sta facendo un lavoro meraviglioso al Bologna, ma in un top club le cose sono diverse. E’ quando arrivi alla Juve, il Milan o all’Inter che devi far vedere a tutti di che pasta sei fatto. Allegri lo ha dimostrato, perché da quando è arrivato in bianconero è riuscito a vincere gli scudetti, ha riportato la squadra in finale di Champions ed è riuscito a ricreare entusiasmo. A volte è andata male, ma penso che sia un allenatore che non si può discutere. Poi dipenderà dalla società che dovrà decidere cosa vorrà fare”.