Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, all’età di 19 anni Silvano Martina viene promosso in prima squadra dove diventa il terzo portiere alle spalle di Vieri e Bordon. Esordisce in Serie A nel 1973 contro il palermo, ma in nerazzurro non trova spazio e così inizia a girovagare facendo varie esperienze, prima di approdare al Genoa, club con cui si consacra. Con il grifone vicne il campionato di B e torna nella massima serie, questa volta da titolare. Nel 1984 passa al Torino e tre anni dopo si trasferisce a Roma, sponda Lazio. Due squadre che domani si ritroveranno una di fronte all’altra per il recupero della 21° giornata di campionato. Per commentare Torino-Lazio, Martina è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Torino-Lazio, Martina a Tag24
Gli occhi sono tutti puntati sulle competizioni europee che coinvolgono le squadre italiane in questi giorni. Tra una sfida di Champions e una di Europa League, però, arriva anche il recupero della ventunesima giornata di campionato per Torino e Lazio. In quell’occasione i biancocelesti erano impegnati con la Supercoppa a Riad e adesso torneranno in campo per rimettersi a paro con gli altri. In palio ci sono tre punti che sarebbero pesantissimi per entrambe le formazioni. La squadra di Juric vincendo farebbe un grande balzo in classifica, superando in un solo colpo Napoli, la stessa Lazio e Fiorentina; i biancocelesti però non possono permettersi altri passi falsi, per restare aggrappati al treno europeo. Per commentare Torino-Lazio, Silvano Martina, che nella sua carriera ha vestito entrambe le maglie, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Domani si affronteranno Torino e Lazio per il recupero della giornata di campionato. Da doppio ex, che conosce entrambi gli ambienti, che cosa ti aspetti?
“Il fatto che questa partita si giocherà a Torino fa sì che per la squadra di Sarri non sarà di certo semplice. I biancocelesti hanno fatto una grandissima impresa contro il Bayern Monaco, dimostrando di essere in forma, ma giocare così tante partite ravvicinate potrebbe fargli sprecare energie importanti. Il rischio che i capitolini possano pagare qualcosa è elevato. Al di là degli episodi arbitrali che ci sono stati, si è visto anche con il Bologna. Dal canto suo Il Torino è una squadra che gioca in maniera molto aggressiva e potrebbe mettere in difficoltà la Lazio. Sono propenso a credere che potrebbe arrivare un pareggio tra queste due squadre”.
I numeri dicono che Juric mette spesso in difficoltà Sarri, come mai?
“Juric è un allievo di Gasperini, la scuola è quella. Il suo Torino gioca sull’uomo e non concede spazi all’avversario, non lasciandogli interpretare la partita come vorrebbe. La Lazio invece fa del palleggio il suo punto di forza e per questo potrebbe trovarsi in difficoltà. I biancocelesti però possono godere di giocatori molto importanti, che da un momento all’altro sono in grado di sbloccare la partita e trovare il gol. È un match da tripla, perché entrambe le formazioni hanno quasi l’obbligo di vincere se vogliono sperare di cambiare la loro classifica. I granata per la prima volta sperano di poter fare un salto per affacciarsi in qualche competizione Europea; i biancocelesti invece devono puntare alla Champions e non possono far altro che vincere. Sarà una battaglia”.
Ci sono ancora tante squadre in pochi punti, ma la classifica inizia più o meno a delinearsi. Mi sembra di capire che per la Lazio è praticamente obbligatorio vincere?
“Sì, e questo li può mettere in difficoltà perché quando devi vincere a tutti i costi magari concedi qualcosa e poi la paghi. Per la formazione di Sarri sarà una partita difficile. Sarà tutta da vedere, tra due squadre che sicuramente non speculeranno sul risultato anche per la mentalità dei due allenatori”.
Da una parte e dall’altra ci sono due attaccanti di razza come Zapata e Immobile. Può essere la loro partita?
“Due grandi attaccanti, ma entrambi non più giovanissimi. Zapata era reduce da una serie di infortuni che non gli avevano consentito di giocare con continuità. È un attaccante che per la struttura fisica che ha deve giocare sempre per poter entrare in piena condizione e poter garantire un certo tipo di rendimento. Anche Immobile ha avuto qualche problema fisico di troppo, ma pian piano sta ritrovando la giusta condizione. Resta un bomber molto forte”.
Da portiere a portiere, l’errore fatto da Provedel durante Lazio-Bologna, insieme a Luis Alberto, rischia di condizionarlo?
“Purtroppo capita spesso che un solo episodio all’interno di una partita possa cambiare le sorti del match. Questo però non cambia nulla rispetto alla qualità di Provedel che sta facendo, a mio avviso, un’ottima stagione. Gli faccio davvero i complimenti perché non credevo proprio che fosse così bravo. Sarri ha, giustamente, grandissima fiducia in lui”.