Il Comitato pendolari Ferrovia Roma Nord ha consegnato all’assessore ai Trasporti della Regione Lazio Fabrizio Ghera le oltre cinquemila firme raccolte in questi mesi per attirare l’attenzione delle Istituzioni sullo stato in cui versa il collegamento ferroviario che, da Viterbo, porta alla stazione romana Flaminio.
Una tratta che, senza mezzi termini, ogni giorno rappresenta un’incognita per tutti i pendolari costretti a tentare la sorte nella speranza di raggiungere il luogo di lavoro o di tornare a casa.

Come certificato dal rapporto Pendolaria 2024 di Legambiente, infatti, la linea Roma Nord è insieme alla Roma-Lido il collegamento ferroviario peggiore di Italia, non solo per l’inefficienza del servizio di trasporto ma anche per le condizioni in cui versano treni e stazioni.

Ferrovia Roma Nord, consegnate in Regione Lazio le 5mila firme raccolte dal Comitato pendolari

Il disagio vissuto dai pendolari che quotidianamente o sporadicamente utilizzano la Ferrovia Roma Nord ha spinto, oltre dieci anni fa, un gruppo di utenti a costituirsi in un Comitato con l’obiettivo di rappresentare la voce di chi è stufo di subire i disservizi e le disattenzioni causate dalle aziende di trasporti responsabili della tratta.

L’impegno decennale del Comitato pendolari Ferrovia Roma Nord ha portato oggi al raggiungimento di un grande traguardo: la consegna delle firme di oltre cinquemila utenti che chiedono all’assessore ai trasporti della regione Lazio Fabrizio Ghera un deciso cambio di passo, come racconta a TAG24 il presidente del comitato Fabrizio Bonanni:

«La linea ferroviaria Roma- Civita Castellana-Viterbo è divisa in due tronconi. La parte urbana inizia da Roma e arriva a Montebello, dove inizia la tratta extraurbana che collega una ventina di paesi. È questa parte a soffrire di più.

A novembre abbiamo avviato una petizione per chiedere il potenziamento di questa ferrovia che sta letteralmente morendo. Secondo il rapporto Pendolaria 2024 questa è la tratta ferroviaria peggiore di Italia. Tale situazione, ovviamente, è dovuta a decenni di mancate manutenzioni e mancati investimenti che, oggi, presentano il conto».

Le richieste portate dal Comitato pendolari Ferrovia Roma Nord in regione Lazio

Relativamente alle richieste presentate dai pendolari della tratta Roma Nord all’assessorato ai Trasporti della regione Lazio, Bonanni racconta:

«Chiediamo l’ammodernamento infrastrutturale, l’acquisto di nuovi treni, il raddoppio di gran parte della linea, la riapertura le biglietterie e l’abbattimento del barriere architettoniche. Soprattutto, chiediamo una maggior comunicazione con i pendolari, siccome spesso veniamo abbandonati, e il rispetto dell’orario di servizio. Solo l’anno scorso ci sono state oltre 7.000 soppressioni di corse.

Con le oltre cinquemila firme depositate ieri nelle mani dell‘assessore Ghera chiediamo una presa di coscienza delle Istituzioni. I lavori di ammodernamento dovrebbero partire a fine anno: sicuramente aggreveranno i disagi per i pendolari, ma almeno saranno finalizzati ad avere una linea più moderna entro un paio di anni.

Ad oggi i fondi stanziati sono per il raddoppio di 5km tra Riano e Morlupo, mentre poi dovrà essere raddoppiata anche la parte tra Montebello e Riano e, speriamo, anche qualcosa dopo Morlupo. In ogni caso tutta la linea necessita di nuova palificazione, nuovi binari e probabilmente di un nuovo sistema di sicurezza e di segnalamento presente sui nuovi treni ma non sull’infrastruttura attuale. Paradossalmente, quindi, se arrivassero nuovi mezzi questi non potrebbero circolare perché l’infrastruttura è inadatta».

Gli impegni dell’assessore Ghera sulla linea ferroviaria Roma Nord

Sugli impegni presi dall’assessore ai Trasporti della regione Lazio, Fabrizio Ghera, il presidente del Comitato pendolari ferrovia Roma Nord racconta:

«L’assessore è arrivato un anno e mezzo fa, insieme a Cotral e Astral. Prima il gestore della tratta era Atac, che ci ha lasciato in un bagno di sangue. L’assessore Ghera si è dato da fare e ha attivato le procedure di assegnazione dei bandi per il raddoppio. Partiranno anche i lavori per la messa in sicurezza di tantissimi passaggi a livello che sono stati teatro, purtroppo, di incidenti anche mortali tra treni e autobus o auto.

Nell’incontro di ieri, peraltro, abbiamo chiesto un piano di mobilità alternativo da implementare durante la chiusura della ferrovia per i lavori di ammodernamento. Vogliamo capire come la Regione intende organizzare i servizi sostitutivi alle corse.

C’è infine il tema della sicurezza: adesso nelle stazioni i vigilanti non controllano gli utenti ma solo i beni immobili. Con la petizione, invece, abbiamo chiesto alla Regione di mettere mano anche alla vigilanza per i pendolari.

Le cose da fare sono tante e, sicuramente, peggio di così non può andare. La Roma Nord è la ferrovia peggiore d’Italia: corse dimezzate, treni che subiscono mezz’ora di ritardo ogni giorno. La gente è esasperata: per questo ora si può solo risalire».

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