Si sale e si scende in casa Fiorentina, ogni volta che si pensa di aver abbracciato un percorso di continuità puntualmente arriva la batosta, con la Viola che adesso si ritrova a sette punti di distanza dalla zona Champions, il che sa un pò di sentenza per Daniele Carnasciali.

Ci sono squadre più attrezzate“, afferma l’ex difensore gigliato, che divide le colpe tra squadra, allenatore e quella società “che non ha operato bene in sede di mercato”, spiega Carnasciali in esclusiva a Tag24.

Fiorentina da ottovolante, le parole di Daniele Carnasciali a Tag24

Da una zona Champions vicina, ad un settimo posto deludente per quelle che erano le premesse iniziali. Il pareggio contro l’Empoli ha confermato anche il momento non proprio spettacolare della squadra di Italiano, che nel 2024 ha dovuto far fronte a 4 sconfitte, 2 pareggi e una sola vittoria in campionato. Numeri non da coppa dalle grandi orecchie per Daniele Carnasciali.

D: Questa Fiorentina è ancora da Champions?

R: Vedendo la classifica e le squadre davanti no. Un paio di mesi fa magari poteva anche essere, adesso Atalanta e Bologna le vedo superiori.

D: Come si spiegano ancora questi alti e bassi?

R: Quando hai una rosa corta insieme ad un calo fisico e mentale di alcuni interpreti, e non potendo contare su ricambi che ti permettono di avere la stessa qualità, lo paghi; questo è quello che sta succedendo alla Viola rispetto ad altre squadre con una rosa più ampia e di qualità.

D: Problema rosa corta dunque.

R: Sì, e giocatori che specie in fase offensiva non hanno dato il giusto contributo. Poi il gioco di Italiano si basa molto sugli esterni, il calo di Nico Gonzalez più Ikonè e Sottil non al massimo hanno contato visto che sono quelli che fanno la differenza

Colpe per tutti

Non uno, ma più colpevoli per l’andamento altalenante della Fiorentina secondo Daniele Carnasciali, che non punta il dito in maniera specifica a qualcuno ma mette tutti nel pentolone.

D: Non è preoccupante questo? Così sembra che si dipenda dai singoli.

R: Quando non fai risultato io ci metto dentro un pò tutti, dall’allenatore alla squadra, per passare alla dirigenza. Nel momento in cui potevi fare il salto di qualità sei mancato, come nel mercato estivo e quello invernale, questo non può essere colpa dell’allenatore.

D: Hanno preso Belotti però.

R: Io quei soldi lì forse li avrei spesi in altro modo, mi sembra che Italiano avesse chiesto più un esterno. Poi se Belotti fa tanti gol va bene, ma non era quel profilo che serviva principalmente alla squadra.

D: Forse anche Italiano ha deluso un pò le aspettative.

R: Non penso, Italiano è un buon allenatore con determinate idee, anche se forse anche lui ha capito che dopo alcuni anni la continuità non è ancora di casa”.

D: Se la Fiorentina dovesse arrivare in fondo alla Conference potrebbe concentrarsi più lì che in campionato?

R: Se c’è mezza possibilità di poter raggiungere la zona Champions, io metterei tutte le energie lì; ma è dura perchè ci sono squadre più attrezzate, in Europa invece puoi cercare di poter fare bene per centrare la finale.

D: Può vincerla?

R: Le finali non si giocano ma si vincono. Poi una volta che ci arrivi non hai più nulla da perdere, te la giochi ovviamente. Vincere sarebbe un bel traguardo