Emergono nuove informazioni sul caso di Roberta Repetto, 40enne figlia dell’ex sindaco di Chiavari, Renzo. Alla donna fu asportato un neo all’interno di un centro olistico in Liguria, operazione che purtroppo, le è costata la vita.
Caso Roberta Repetto, la donna morta per il tumore curato l’omeopatia: il guru è stato assolto
La donna era stata curata da un sedicente santone a base di tisane, omeopatia e meditazione, prescritte in seguito alla rimozione di un neo. L’asportazione è avvenuta su un tavolo da cucina all’interno della clinica olistica, senza alcuna anestesia.
Alle lamentele della vittima sull’atroce dolore provato, gli è stato risposto: “È tutto parte del processo di purificazione spirituale”.
Il responsabile del centro è stato assolto in Appello, lo stesso per la psicologa accusata di omicidio mentre il medico bresciano che ha eseguito l’intervento è stato condannato ad un anno e quattro mesi.
Caso Roberta Repetto: dall’asportazione del melanoma alla morte
Il neo era stato rimosso senza alcun esame istologico, da un dirigente medico dell’ospedale di Manerbio in provincia di Brescia.
La morte della 40enne è avvenuta nell’ottobre del 2020 causata dalla metastasi di un melanoma, come dichiarato dalla sorella della vittima, Rita.
La donna, una volta scoperta la sentenza ha dichiarato rammaricata: “è buona norma rispettare e accettare le sentenze, ma al momento è umanamente doloroso” in quanto per la familiare non è stata fatta totalmente giustizia.