Il 5 per mille rappresenta una risorsa vitale per le Onlus e le organizzazioni no profit. Con l’obiettivo di semplificare il processo di ottenimento di queste fondamentali risorse, l’Agenzia delle Entrate ha introdotto una procedura dettagliata per le Onlus, spiegando anche l’importanza della comunicazione delle coordinate bancarie, e quindi dell’IBAN, e le opzioni disponibili per coloro che non dispongono di un conto corrente.
5 per mille Onlus: come comunicare correttamente le coordinate bancarie
Le Onlus, attraverso il loro rappresentante legale, hanno due metodi principali per comunicare le proprie coordinate bancarie all’Agenzia delle Entrate:
- Utilizzo della piattaforma online: l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione una specifica applicazione web, accessibile tramite l’area riservata del suo sito. Dopo l’autenticazione, il percorso da seguire è “Servizi per – Richiedere – Accredito rimborso e altre somme su c/c”, che permette una compilazione guidata e l’invio sicuro dei dati.
- Compilazione del modello cartaceo: per chi preferisce o necessita di un approccio più tradizionale, è disponibile un modulo specifico. Questo documento, per garantire la massima sicurezza dei dati personali, può essere inviato in diverse maniere:
- Come allegato tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), con firma digitale, a qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, preferibilmente quello di competenza provinciale.
- Direttamente presso gli uffici territoriali dell’Agenzia, accompagnando la documentazione con una copia del documento di identità del rappresentante legale e, in caso di delega, anche del delegato.
5 per mille Onlus: opzioni per quelle senza conto corrente
Le Onlus che non dispongono di un conto corrente non sono escluse dalla possibilità di ricevere i fondi del 5 per mille. In questi casi, è necessario rivolgersi al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ente con cui l’Agenzia delle Entrate collabora per facilitare l’erogazione dei contributi. Queste organizzazioni possono richiedere di ricevere il contributo attraverso metodi alternativi all’accredito bancario, assicurandosi così di non perdere l’opportunità di finanziamento.
Verifica dell’eleggibilità al 5 per mille
L’approvazione degli elenchi dei soggetti ammissibili al 5 per mille per l’anno fiscale 2023 è stata effettuata mediante un algoritmo sviluppato da Infocamere, con i risultati pubblicati ufficialmente. È dunque fondamentale per tutte le Onlus verificare la propria inclusione in questi elenchi e, in caso di esclusione, indagare le motivazioni per poter intraprendere le azioni correttive necessarie.
Accredito 5 per mille 2023 Onlus ed Enti: processi e scadenze
Il 5 per mille rappresenta una significativa opportunità per gli enti no profit di accedere a risorse finanziarie fondamentali, derivanti dalla quota dell’IRPEF dei contribuenti italiani. La procedura di accreditamento per l’anno 2023 ha introdotto modalità specifiche per gli enti iscritti all’elenco permanente e per quelli di nuova iscrizione, così come per le Onlus in transizione verso il nuovo Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
Enti nell’elenco permanente e iscritti al RUNTS
Gli enti già presenti nell’elenco permanente del 2022 e registrati al RUNTS non avevano necessità di intraprendere ulteriori azioni se non quella di verificare e aggiornare l’IBAN per l’accredito dei fondi tramite la piattaforma del registro.
ODV e APS in fase di migrazione
Per le Organizzazioni di Volontariato (ODV) e le Associazioni di Promozione Sociale (APS) ancora in fase di transizione al RUNTS, l’accreditamento al 5 per mille 2023 era garantito automaticamente. Tuttavia, era consigliato accedere alla piattaforma per confermare l’accreditamento e fornire l’IBAN.
Enti di nuova costituzione
Gli enti neo-costituiti e in fase di iscrizione al RUNTS dovevano selezionare l’opzione di accreditamento al 5 per mille e inserire le proprie coordinate bancarie o la provincia di tesoreria entro l’11 aprile 2023. Passata questa data, era ancora possibile completare l’accreditamento entro il 2 ottobre 2023, previo pagamento di una sanzione di 250 euro.
Specificità per le Onlus iscritte all’Anagrafe Unica
Le Onlus che non avevano ancora completato il passaggio al RUNTS e che erano registrate nell’anagrafe unica beneficiavano di una proroga, potendo accedere al 5 per mille 2023 seguendo le modalità stabilite per gli enti di volontariato dal DPCM 23 luglio 2020. In questo contesto, l’Agenzia delle Entrate manteneva la competenza per l’accreditamento e la verifica dei requisiti, nonché per la pubblicazione degli elenchi dei beneficiari.