La presenza di figli può influenzare la pensione di coloro che percepiscono uno stipendio compreso tra 900 e 1500 euro, offrendo eventuali agevolazioni contributive esclusivamente alle donne e solo in circostanze specifiche. Se si soddisfano i requisiti per accedere anticipatamente alla pensione tramite Ape Social, è possibile ottenere uno sconto contributivo di 12 mesi per ogni figlio avuto, con un limite massimo di due anni. Tuttavia, è importante notare che questi sconti non impattano il calcolo finale dell’importo pensionistico.

Pensione con uno stipendio tra i 900 e i 1500 euro con figli, calcolo

Le regole di calcolo della pensione variano a seconda delle diverse categorie di lavoratori che si ritirano e includono deroghe all’uscita e forme pensionistiche che consentono un’anticipazione del pensionamento. L’importo finale della pensione dipende da vari fattori, e vediamo ora come l’avere figli può influire su tale importo.

Per determinare l’importo della pensione per chi guadagna tra 900 e 1500 euro e ha avuto figli, è necessario seguire regole specifiche di calcolo. Indipendentemente dagli stipendi percepiti, il calcolo della pensione si basa su diversi sistemi che variano in base all’anzianità contributiva accumulata dal lavoratore e ai periodi temporali di questa accumulazione. I principali sistemi di calcolo della pensione includono:

  1. Sistema retributivo: Basato sugli stipendi degli ultimi cinque anni di lavoro, considerando quelli di fine carriera. Questo sistema è valido per chi ha maturato almeno 18 anni di anzianità contributiva entro il 31 dicembre 1995.
  2. Sistema contributivo: Basato esclusivamente sui contributi effettivamente versati durante la vita lavorativa. Questo sistema è meno vantaggioso rispetto al retributivo ed è valido per chi ha iniziato a versare contributi dal 1º gennaio 1996.
  3. Sistema misto: Una combinazione dei sistemi retributivo e contributivo.

A seconda del metodo di calcolo utilizzato, è necessario considerare le due quote per il sistema retributivo (quota A e quota B). La quota A si basa sulla media degli ultimi cinque anni di retribuzioni percepiti, mentre la quota B richiede il calcolo sul montante contributivo accumulato nel corso della vita lavorativa, applicando i relativi coefficienti di trasformazione.

I coefficienti di trasformazione variano in base all’età e ai contributi versati, applicandosi solo al calcolo delle pensioni con sistema contributivo.

Entrando più nel dettaglio, i coefficienti di trasformazione sono i seguenti:

  • 4,186% per chi va in pensione a 57 anni;
  • 4,289% per chi va in pensione a 58 anni;
  • 4,399% per chi va in pensione a 59 anni;
  • 4,515% per chi va in pensione a 60 anni;
  • 4,639% per chi va in pensione a 61 anni;
  • 4,770% per chi va in pensione a 62 anni;
  • 4,910% per chi va in pensione a 63 anni;
  • 5,083% per chi va in pensione a 64 anni;
  • 5,220% per chi va in pensione a 65 anni;
  • 5,391% per chi va in pensione a 66 anni;
  • 5,575% per chi va in pensione a 67 anni.
  • 5,722% per chi va in pensione a 68 anni;
  • 5,985% per chi va in pensione a 69 anni;
  • 6,15% per chi va in pensione a 70 anni;
  • 6,466% per chi va in pensione a 71 anni.

È essenziale considerare anche il tasso di sostituzione, una variabile dipendente da diversi fattori come l’età, la tipologia di lavoro svolto, il regime di impiego (dipendente o autonomo), gli anni di contributi versati, i periodi in cui sono stati effettuati i contributi, l’andamento del Pil, l’inflazione, e così via.

Pensione con uno stipendio tra i 900 e i 1500 euro con figli, esempi

Il risultato della pensione ottenuto è soggetto alla rivalutazione automatica delle pensioni, che prevede adeguamenti annuali basati sull’inflazione. Per illustrare con un esempio, consideriamo uno stipendio mensile da 900-1500 euro per un lavoratore dipendente che va in pensione di vecchiaia ordinaria a 67 anni con almeno 20 anni di contributi, uno stipendio medio di mille euro al mese, e un tasso di sostituzione del 70%. In questo caso, il futuro pensionato percepirà circa 700 euro di pensione.

Coloro che guadagnano intorno ai 900 euro al mese non dovrebbero aspettarsi una pensione elevata, ma piuttosto un importo relativamente modesto di circa 700 euro al mese, che aumenta a circa 1.100 euro per chi guadagna 1.400 euro al mese.

Chi ha uno stipendio di 1.500 euro al mese, considerando un tasso di sostituzione del 70%, percepirà una pensione di circa 1.200 euro al mese. È importante notare che il fatto di aver avuto figli o meno non influisce sull’importo della pensione.

L’aver avuto figli può, tuttavia, influire sulla pensione attraverso uno sconto contributivo, esclusivamente per le donne e solo in determinati casi. Se si soddisfano i requisiti per accedere anticipatamente alla pensione con Ape Social, è possibile ottenere uno sconto contributivo di 12 mesi per ogni figlio avuto, fino a un massimo di due anni, ai fini del requisito di uscita, ma ciò non incide sul calcolo dell’importo finale della pensione.

Ciò significa che le donne possono andare in pensione in anticipo con Ape Social, avendo accumulato 29 o 28 anni di contributi invece dei 30 previsti, e a 63 anni di età se sono disoccupate, invalide o assistono un invalido, secondo i requisiti di legge per l’accesso anticipato alla pensione con Ape Social. Un’altra possibilità che incide sulla pensione per chi guadagna tra 900 e 1500 euro e ha avuto figli è uno sconto sull’età anagrafica di accesso alla pensione di vecchiaia di 4 mesi per ogni figlio avuto, fino a un massimo di 12 mesi, solo per le donne che calcolano la pensione finale esclusivamente con il sistema contributivo.