Trump, morte Navalny: “Io perseguitato politico come lui”. Questa è la dichiarazione rilasciata dal magnate newyorkese sulla scomparsa del dissidente russo, morto in un carcere non lontano da Mosca, lo scorso 16 febbraio.

Trump, morte Navalny: “Io perseguitato politico come lui”

Donald Trump continua a far parlare si sé con le sue dichiarazioni forti e senza filtri: questa volta l’ex capo della Casa Bianca ha commentato la morte di Alexei Navalny, il dissidente russo tragicamente scomparso mentre si trovava in prigione lo scorso 16 febbraio 2024.

Il miliardario imprenditore americano, di recente protagonista di un processo, ha paragonato le sue disavventure giudiziarie a quelle del nemico giurato di Putin, affermando di essere perseguitato dagli organi della giustizia degli Usa, proprio come è accaduto a sua volta, in Russia, all’oppositore Navalny.

La morte di Navalny ha comportato una generale ondata di forte indignazione in tutto l’Occidente e l’attuale presidente in carica degli Usa, Joe Biden, ha commentato la tragedia alludendo al coinvolgimento di Putin, senza troppi diri di parole. Donald Trump invece non si era espresso subito sulla questione e per questo motivo è stato attaccato dalla sua rivale repubblicana in corsa per le elezioni presidenziali americane 2024, Nikki Haley.

La dichiarazione di Donald Trump

Continuano le disavventure giudiziarie di uno degli uomini più in vista e ricchi d’America, Donald Trump: il magnate ex presidente degli States si trova ancora incastrato in problemi con la giustizia del suo Paese. Lo scorso venerdì 16 febbraio 2024, Trump è stato multato con una cifra paria a 355 milioni di dollari: l’accusa sarebbe quella di frode finanziaria.

L’ex capo della White House, secondo i giudici statunitensi avrebbe gonfiato il valore del suo impero immobiliare, in modo da ricevere finanziamenti più favorevoli da parte delle banche. Questa sanzione – ed in generale il comportamento della giustizia americana – è stata paragonata da mr. Trump alla stessa forma di persecuzione subita dal dissidente Alexei Navalny.

Trump, durante un incontro pubblico in Carolina del Sud, ha dichiarato:

“È una forma di Navalny. Una forma di comunismo o fascismo. Un pazzo, ha deciso che ero colpevole prima dell’inizio del processo”.