Morgan e Bugo in tribunale: ebbene sì, sono passati ben quattro anni dalla famosa lite sul palco del Teatro Ariston nella 70esima edizione del Festival di Sanremo (il primo di Amadeus come conduttore e direttore artistico della manifestazione), eppure solo oggi la famosa lite viene discussa in tribunale per il reato di diffamazione.

Oggi, martedì 20 febbraio, presso il Tribunale di Imperia, si è tenuto il processo penale che vede coinvolti Cristian Bugatti, in arte Bugo, e Marco Castoldi, in arte Morgan, quest’ultimo citato in giudizio per diffamazione in relazione a quanto accaduto nella kermesse canora di mamma Rai.

Dopo la famosa partecipazione in duetto in gara con la canzone “Sincero” il rapporto tra i due si è incrinato. Indimenticabile il litigio in diretta durante l’esibizione con tanto di dipartita di Bugo nel bel mezzo dell’esecuzione che ha lasciato di stucco tutto il pubblico presente, quello da casa, ma anche il padrone di casa ed il co-conduttore Fiorello. Al grido di “Dov’è Bugo” si sono scatenati meme e successivamente sono arrivati i botta e risposta a distanza tra i due artisti ed annesse frecciatine. Ed ora?

Morgan e Bugo in tribunale: perché?

L’udienza in questione segna un momento fondamentale nel percorso legale che Bugo ha cominciato 4 anni fa: ha citato in giudizio il collega ed ormai ex amico per aver “gravemente compromesso la sua reputazione e il suo lavoro“. Dopo quanto successo a Sanremo 2020, Bugo ha deciso di querelare Morgan per difendere la sua dignità e il suo benessere emotivo e lavorativo. Si legge nel comunicato ufficiale diffuso dall’ufficio stampa di Bugo:

Più volte Morgan è apparso in contesti pubblici denigrando l’immagine del collega. Bugo si affida ora alla giustizia, affinché venga fatta luce su questa situazione e vengano ristabiliti i fatti secondo verità ed equità.

Cos’è successo nella prima udienza

Secondo quanto riportano le agenzie di stampa Morgan è comparso nella mattinata di martedì 20 febbraio davanti al giudice monocratico Marta Maria Bossi del tribunale di Imperia. Durante questa udienza Morgan ha rinnovato le scuse nei confronti del collega, che però le ha respinte, così come ha respinto la proposta di risarcimento pari a 3000 euro. Per questo motivo il giudice ha rimandato il processo al prossimo 30 aprile per la definizione della causa. Ha dichiarato Morgan:

Ma che tragedia sta mettendo giù Bugo? Mi denuncia per diffamazione per aver detto le seguenti frasi. Questo è il mio reato. Si presenta in tribunale col cameraman personale e il manager, entrambi fanno finta di non conoscermi e non mi salutano, nemmeno quando faccio notare che le persone per bene salutano anche il peggior nemico.

A detta di Morgan in aula Bugo ha detto che lui era il cantante perfetto da usare a Sanremo per partecipare perché era più famoso di lui. Inoltre Bugo avrebbe ammesso di aver avuto lavoro grazie a lui, “quindi più che danno ha avuto beneficio“. Secondo Morgan l’ex amico l’avrebbe insultato diverse volte nel corso degli ultimi anni e nonostante tutto lui ha deciso di scusarsi:

Io non ho ammesso la responsabilità dell’ipotesi di diffamazione perché ritengo che dire, nel contesto di interviste successive alla squalifica, espressioni come “ha massacrato la cover di Endrigo sul palco” e “si è comportato da dilettante” oggetto della sua querela per cui oggi avevamo la prima udienza non siano diffamazione bensì diritto di critica in ambito artistico e musicale. Lui ha confuso il civile col penale, oggi non era il processo civile per il cambio del testo ma la sua accusa a me per le espressione appena citate.

Come andrà a finire questa querelle? Dobbiamo aspettare poco più di due mesi per scoprire ulteriori sviluppi.