Le dichiarazioni di Lula contro Netanyahu provocano una crisi diplomatica tra Brasile e Israele. Le relazioni tra i due Stati sono in questo momento ai minimi storici e il presidente brasiliano ha richiamato il suo ambasciatore.
Le dichiarazioni di Lula contro Netanyahu e la crisi diplomatica tra Israele e Gaza
Dalle parole ai fatti. Il governo israeliano ha convocato l’ambasciatore brasiliano a Tel Aviv per un biasimo dopo le dichiarazioni del presidente Lula che è stato nel frattempo dichiarato ‘persona sgradita in Israele‘. Azioni che hanno portato ad un peggioramento del rapporto fra i due Stati nel giro di poche ore.
Cosa ha detto Lula?
Il presidente brasiliano ha affermato qualche giorno fa che ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza non è una guerra, ma un genocidio. Lula ha anche paragonato l’offensiva israeliana all’Olocausto, quando il regime nazista sterminò 6 milioni di ebrei. Parole che non sono andate giù a Netanyahu che ha detto che Lula ha ‘varcato la linea rossa‘.
La convocazione di fronte al memoriale
Il ministro degli Esteri israeliano ha chiamato l’ambasciatore brasiliano Meyer per un rimprovero ufficiale . La chiamata deviava dal protocollo diplomatico: l’ambasciatore brasiliano è stato convocato di fronte allo Yad Vashem, un memoriale del 1953, a Gerusalemme, per ricordare la storia dell’Olocausto.
La comunità ebraica brasiliana contro Lula
In Brasile, le istituzioni che rappresentano la comunità ebraica hanno criticato il presidente Lula. La Confederazione Israeliana del Brasile e l’Istituto Brasile-Israele hanno affermato che le dichiarazioni costituiscono “una distorsione perversa della realtà ” e “un errore grossolano che infiamma le tensioni e mina la credibilità del governo brasiliano come interlocutore per la pace“. Lula ha ribadito di aver condannato Hamas e gli atti dello scorso 7 ottobre ma anche che le azioni israeliane nella Striscia di Gaza sono da condannare.