Green Bond: nuove forti emissioni di obbligazioni “verdi”, ma non si è registrato alcun record. Cosa sta accadendo ai green bond? Scopriamolo.

Lo scorso anno sono stati collocati 150 miliardi di euro di green bond, ovvero di obbligazioni che consentono di sostenere la realizzazione di progetti legati alla finanza etica. I proventi che vengono raccolti dalle società che emettono i green bond sono utilizzati per realizzare progetti che producono esternalità positive a favore dell’ambiente e della collettività sociale. Grazie all’emissione di bond “green” le società emittenti hanno la possibilità di finanziare gli investimenti sostenibili: trattamento dell’acqua e dei rifiuti, prevenzione e riduzione di CO2, sviluppo di infrastrutture per i trasporti sostenibili e adozione dei processi legati all’utilizzo parsimonioso delle risorse.

Green Bond: nuove forti emissioni, ma nessun record

Lo scorso anno sono stati collocati 150 miliardi di euro di Green Bond: la maggior parte dei nuovi bond emessi sono titoli obbligazionari verdi, mentre la quota dei bond sociali si è ridotta. Il Paese che vanta un maggiore volume di bond emessi in Europa è la Francia. Seguono altri paesi tra cui: la Germania, il Lussemburgo e il Belgio. L’attività di emissione dei bond green rimane sostenuta dai principi ESG, dalle politiche climatiche e dalla domanda da parte degli obbligazionisti e dalla comunità internazionale.

Nel 2024 si prevede che l’attività di emissione dei bond green da parte dei governi rimanga allo stesso livello dello scorso anno. Il Paese che ha emesso un bond green a lungo termine è la Francia e anche la Germania continuerà ad emettere bond governativi ESG nell’Eurozona. L’Unione Europea ha avuto il dominio sul mercato ESG nel corso del 2023, ma anche nel continente asiatico si è registrato un incremento del numero di società che emettono obbligazioni green. La metà delle obbligazioni “verdi” è emessa dai governi.

A livello mondiale il volume di obbligazioni green è leggermente calato a causa dell’esaurimento delle emissioni di bond di mitigazione dell’emergenza pandemica. Per il corrente anno 2024 si prevede che il volume di emissioni di green bond rimanga più o meno allo stesso livello del 2023. Il Vecchio Continente continuerà a detenere il primato nell’emissione di Bond ESG, mentre l’America Settentrionale avrà un ruolo meno rilevante nell’emissione di obbligazioni verdi.

Green Bond: quali sono i fattori condizionanti?

Sono principalmente due i fattori che condizionano maggiormente l’emissione dei green bond: l’ingresso dei colossi emittenti dei paesi emergenti e la crescente attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale. Ad ostacolare l’emissione di questi strumenti finanziari potrebbero essere: il contesto macroeconomico attuale, le tensioni geopolitiche, il rallentamento economico di alcuni paesi e la fine della politica restrittiva implementata dalle banche centrali. Sull’altro versante, gli investitori sono sempre più attenti a due tematiche: inclusione finanziaria e sostenibilità ambientale e sociale.

A conquistare l’attenzione degli investitori sono i Blue Bonds e i Transition Bonds, che potrebbero attrarre i capitali dei risparmiatori nel corso del 2024. I Blue Bonds sono titoli obbligazionari che hanno come finalità quella di sottolineare la rilevanza dell’utilizzo sostenibile del mare: Questi bond possono essere considerati una sottocategoria dei green bonds e, ad oggi, sono stati emessi in un volume pari a quasi 7 miliardi di $.

L’agenzia di rating Standard & Poor sottolinea che le emissioni di obbligazioni verdi potrebbero aumentare moderatamente a causa delle innumerevoli difficoltà nell’identificare iniziative pronte ad essere sviluppate su scala globale. Molti Paesi, in particolare la Cina, stanno tentando di ridurre l’utilizzo di combustibili fossili, venendo a ridurre le emissioni di CO2.

Borsa Italiana SPA ha un ruolo rilevante di promozione nella definizione di standard in grado di incentivare lo sviluppo dei bond green. A disposizione degli investitori più attenti alla sostenibilità ambientale ci sono una serie di strumenti che permettono di identificare la finanza sostenibile.