Si è tenuto oggi, martedì 20 febbraio 2024, nelle prime ore della mattinata, un blitz antidroga a Milano, precisamente in zona San Siro. Gli agenti della Polizia del capoluogo lombardo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 21 persone. Tre di queste sono donne, il resto uomini e ragazzi.

Milano, blitz antidroga in zona San Siro oggi: che cosa è successo e i dettagli

I soggetti finiti in manette questa mattina a Milano sono stati 21, tutti quanti ritenuti responsabili, a vario titolo, di spaccio di droga e sostanze stupefacenti. Le persone raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere hanno tra i 19 e i 63 anni.

Tali arresti sono arrivati a seguito di indagini coordinate dal pm Rosario Ferracane. Secondo quanto emerso durante le attività investigative, pare che essi abbiano fatto parte di due distinte bande criminali specializzate nel traffico di sostanze stupefacenti.

A riportare la notizia del blitz di questa mattina nel capoluogo lombardo è stato, tra i primi, il giornale locale MilanoToday, il quale ha riferito anche alcuni dettagli dell’operazione di oggi (e non solo).

Secondo ciò che emerso dalle informazioni su caso, il primo dei due gruppi fermati questa mattina sarebbe stato guidato da un giovane ragazzo di origine egiziana di 25 anni e dalla sua compagna, una donna italiana di 63.

Tale gruppo si sarebbe specializzato nella vendita di cocaina.

La seconda banda invece, stando alle conclusioni fatte dai detective e dagli investigatori che hanno lavorato alle indagini, sarebbe stata coordinata da un soggetto di 42 anni, anche lui di origine egiziana.

Questa seconda banda si sarebbe dedicata nello spaccio di hashish e ossicodone.

Le due organizzazioni, distinte e ugualmente presenti nello stesso territorio – ovvero nell’area popolare attorno al famoso stadio di calcio di Milano, San Siro – non sarebbero mai state in conflitto tra di loro.

A sostenere ciò sono stati gli investigatori, le cui dichiarazioni sono state riportate dal giornale MilanoToday oggi, martedì 20 febbraio 2024.

Che cosa è emerso dalle indagini

A coordinare le indagini, come abbiamo affermato all’inizio, è stato il pm Rosario Ferracane. Ad occuparsi delle varie attività investigative sono stati gli esperti della squadra di Antonio D’Urso.

Le indagini su questo caso erano scattate nelle scorse settimane a seguito dell’arresto di alcuni piccoli pusher della zona San Siro di Milano. Il blitz di questa mattina è stato, in realtà, l’ennesimo che si è verificato nel medesimo quartiere.

Nonostante però le operazioni mirate e le attività di controllo della zona, le piazze di spaccio non si erano mai fermate. Dietro alle persone arrestate in precedenza per spaccio di droga e sostanze stupefacenti vi erano e vi sono organizzazioni più importanti che continuano a lavorare.

Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno capito che dietro ai piccoli pusher finiti in manette vi erano dei veri e propri sodalizi che lavoravano in modo continuativo tutto il giorno, praticamente 24 ore su 24.

Secondo gli investigatori i soggetti che avrebbero fatto parte di queste organizzazioni avrebbero lavorato su turni di sei ore.

I professionisti che si sono occupati di questo caso hanno evidenziato che le due bande avrebbero agito secondo precisi schemi e ruoli. Pare che i clienti chiamassero direttamente i vertici dei due gruppi, i quali a loro volta si davano da fare per far recapitare la sostanza stupefacente attraverso giovani ragazzi.

Questi ultimi avrebbero portato, con monopattini e altri mezzi di spostamento, la droga ai clienti che ne facevano richiesta. Pare che effettuassero questo tipo di servizio “delivery” principalmente tra piazza Selinunte, via Zamagna, via Tracia, via Ricciarelli, piazza Monte Falterona, piazzale Lotto, piazzale Zavattari e piazzale Brescia.

A controllare il tutto ci sarebbero state diverse vedette presenti sul territorio.

A dare esecuzioni alle misure cautelari, firmate dal gip Tommaso Berna, sono stati gli agenti del commissariato Bonola, al termine delle indagini.

Oggi ci sono state condanne anche a Palermo per spaccio di droga.