In ambito familiare, è comune effettuare operazioni finanziarie come donazioni, prestiti o trasferimenti di somme di denaro tra parenti. Spesso, queste transazioni avvengono attraverso bonifici bancari, ma sorge la domanda se esista un limite per tali bonifici e se possano generare complicazioni con l’Agenzia delle Entrate.
Quanti soldi si possono regalare a un figlio con bonifico?
Inizialmente, è importante sottolineare che la legge non impone alcun limite per i prestiti di somme ai familiari. In teoria, un genitore potrebbe trasferire anche un milione di euro al figlio senza problemi. Tuttavia, nonostante l’assenza di limiti, è fondamentale prestare attenzione alla causale del bonifico, che deve essere chiara e precisa per evitare questioni fiscali. Ogni transazione finanziaria deve essere giustificata e eseguita tramite strumenti di pagamento tracciabili.
Per garantire una causale corretta del bonifico, è necessario indicare il motivo del trasferimento di denaro tra conti bancari. Nel caso di donazioni tra familiari con importi di modico valore, la causale può includere diciture come “prestito infruttifero,” “regalo,” “donazione,” “regalia,” ecc. Se la donazione o il prestito hanno uno scopo specifico, è consigliabile indicarlo nella causale, ad esempio, “regalo per matrimonio” o “prestito per l’acquisto di un’automobile.”
Rischio controlli se la cifra è molto alta
Quando si trattano cifre considerevoli, la sola causale potrebbe non essere sufficiente per essere conformi alla legge e evitare controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’articolo 782 del Codice Civile stabilisce che le donazioni di non modico valore sono nulle se non avvengono con un atto pubblico, ossia davanti a un notaio e alla presenza di due testimoni. Tuttavia, il successivo articolo 783 del Codice Civile afferma che la donazione di beni di modico valore può avvenire senza ricorso al notaio, semplicemente con la consegna del bene alla persona destinataria.
Per determinare se un bene è di modico valore, si deve considerare il prezzo del bene e rapportarlo alle condizioni economiche del donante. In sostanza, se il donante non subisce un notevole impatto finanziario al momento della donazione, questa può essere considerata di modico valore.
In caso di donazioni anche di non modico valore ma destinate all’acquisto di uno specifico bene (donazione indiretta), non è richiesto il coinvolgimento di un notaio. Ad esempio, se un padre trasferisce una somma di denaro al figlio per l’acquisto della prima casa, un semplice bonifico con la causale “donazione per l’acquisto casa del figlio XXX” sarà sufficiente.