Revolut sembra decisa a un maggiore impegno nel settore dell’innovazione finanziaria. Quella che può essere considerata a tutti gli effetti alla stregua di una banca digitale, ha già aperto in passato alle criptovalute. Un’apertura limitata, la quale non ha permesso all’azienda di competere con la proposta molto più ricca dei grandi exchange centralizzati.

La funzionalità che ne consente la compravendita è al momento accessibile esclusivamente su invito. Una limitazione che potrebbe ben presto essere rimossa, con il varo di un vero e proprio exchange crypto progettato su misura per i trader avanzati. Almeno queste sono le indiscrezioni che trapelano dall’interno dell’azienda.

Revolut e le criptovalute, un rapporto destinato a intensificarsi

Uno scambio di criptovaluta ideato per le esigenze dei trader avanzati, caratterizzato da commissioni convenienti e funzionalità in grado di agevolarne il commercio. Questo è il piano su cui sta lavorando Revolut, la società nata nel 2018 che in pochi anni è riuscita a guadagnarsi lo status di unicorno.

La comunicazione di quanto sta accadendo è stata già inoltrata ai clienti ritenuti idonei per usufruirne, tramite posta elettronica. Un ulteriore passo il quale corona quasi due anni e mezzo di lavoro, teso a mettere a punto procedure idonee ad avanzare la sfida a Binance, Coinbase e altre strutture che presidiano ormai da anni questo particolare ambito.

Per quanto le indiscrezioni vadano in direzione di commissioni leggere, più di un addetto ai lavori ha già avanzato l’ipotesi che questa politica potrebbe essere transitoria. A suggerire tale ipotesi le recenti decisioni assunte da Revolut nei confronti di chi aveva aperto conti aziendali orientati alle criptovalute.

Il coronamento di un lungo lavoro

Stiamo lanciando un nuovo crypto exchange, costruito tenendo a mente le necessità dei trader più avanzati“: questo è quanto si legge nella comunicazione e-mail inviata ai clienti ritenuti idonei per approfittare del nuovo servizio.

Si tratta in pratica dell’ultimo miglio di un lavoro che è iniziato nel corso del 2021. Proprio in quel periodo, infatti, Revolut aveva pubblicato un annuncio relativo alla ricerca di un professionista in grado di assumere il ruolo di guida del team incaricato di sviluppare il progetto.

Per quanto riguarda le commissioni previste all’interno della nuova piattaforma, il loro importo si attesterà al massimo allo 0,99%, con alcune di esse che saranno praticamente azzerate. Tra le funzionalità previste, ci sono invece le analisi di mercato migliorate e la possibilità di eseguire le transazioni facendo leva su ordini limite e di mercato. Proprio gli ordini limite, i quali rendono possibile la compravendita di asset virtuali a prezzi specifici, saranno sgravati dalle commissioni.

La conferma da parte di Revolut

A confermare gli sviluppi in casa Revolut è stato un portavoce dell’azienda. Lo ha fatto con Coindesk, affermando in particolare: “Sviluppiamo sempre nuovi prodotti e funzionalità, desiderati dai nostri clienti o richiesti dal mercato”. Al tempo stesso, però, non è stato possibile avere altre informazioni al proposito. I dettagli, quindi, saranno resi noti soltanto una volta che lo scambio sarà stato integrato sull’app.

La nuova iniziativa di Revolut arriva in un momento molto particolare per la società. Le sfide normative cui si è trovata di fronte nel corso degli ultimi mesi, proprio in relazione alla crittografia, hanno infatti obbligato Revolut a sospendere i servizi per i clienti del Regno Unito. Una decisione che è stata la logica conseguenza delle nuove normative varate da FCA (Financial Conduct Authority) sulle promozioni crypto.

Proprio le nuove normative si sono riversate sui titolari di conti aziendali. Molti di loro, nel corso degli ultimi mesi hanno dovuto fronteggiare aumenti dei canoni mensili i quali, in alcuni casi sono stati addirittura decuplicati.

Revolut ha ricondotto questi aumenti alla necessità di maggiore sorveglianza imposta dalle nuove normative. Il malumore di chi è stato colpito da questi rincari è stato però abbastanza evidente, anche perché sono stati interessati anche coloro che non utilizzano Bitcoin e Altcoin ormai da mesi.

Proprio per questo motivo, molti esperti consigliano di procedere con molta cautela nei confronti del nuovo exchange. L’impressione è che anche in questo caso le basse commissioni di partenza potrebbero diventare un bel ricordo con il progredire del tempo. Soprattutto nel caso in cui gli interessati fossero interessati all’invio di token a Revolut per mezzo di piattaforme o wallet di terze parti.