Per effettuare una donazione di denaro al proprio figlio, ad esempio per l’acquisto di casa senza incorrere in rischi fiscali, è essenziale seguire alcune condizioni che, se rispettate, possono esentare dalla tassazione sulla donazione stessa. Tale approccio mira principalmente a evitare eventuali verifiche fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate, che potrebbero sorgere se emergesse che la proprietà immobiliare e il relativo pagamento non sono in linea con le dichiarazioni dei redditi presentate dal beneficiario negli anni precedenti. In caso di verifica, la difesa del proprietario potrebbe basarsi sul fatto di aver pagato il venditore con denaro ricevuto in donazione dal padre.
Come dare i soldi a un figlio per l’acquisto di una casa?
Vediamo ora le regole da seguire per evitare problemi fiscali in caso di donazione di somme di denaro per l’acquisto di una casa.
Modalità di Versamento dei Soldi per l’Acquisto della Casa
La regola fondamentale è utilizzare uno strumento di pagamento tracciabile per la donazione, evitando contanti oltre le soglie legali. Le modalità di pagamento tracciabile possono essere:
- Bonifico bancario.
- Assegno (circolare o bancario).
Evitare il versamento di contanti sopra le soglie legali è cruciale per evitare sanzioni amministrative sia per chi dona che per chi riceve.
Procedura per Effettuare la Donazione di Denaro
Il padre, desiderando donare al figlio la somma necessaria per l’acquisto di un immobile, può scegliere tra le seguenti opzioni:
- Eseguire un bonifico sul conto del figlio o consegnargli un assegno, affinché possa poi pagare il venditore.
- Pagare direttamente il venditore dell’immobile tramite bonifico o assegno.
Questo tipo di operazione viene definito “donazione indiretta,” in quanto il denaro è erogato con uno scopo specifico, in questo caso, l’acquisto della casa. A differenza della “donazione diretta,” in cui il bene o il denaro viene donato senza vincoli, la donazione indiretta implica un’utilizzazione specifica dei fondi.
Necessità del Notaio
Dal punto di vista legale, la donazione indiretta è valida anche senza atto notarile. La consegna del denaro al beneficiario o al venditore è sufficiente per formalizzare l’atto. Tuttavia, dal punto di vista fiscale, è necessario che l’atto di acquisto (rogito notarile) indichi chiaramente la provenienza del denaro utilizzato per il pagamento, includendo la data del bonifico o il numero dell’assegno.
In sintesi, una volta eseguito il bonifico o consegnato l’assegno, è fondamentale che il notaio specifichi nel contratto definitivo la provenienza del denaro utilizzato per il prezzo dell’immobile.
Aspetti Fiscali
In presenza di una donazione indiretta collegata all’acquisto di un immobile, non sono dovute imposte sulla donazione né imposte di registro. La registrazione dell’importo dal padre al figlio o direttamente al venditore è sufficiente. Il notaio, tuttavia, dovrà indicare nell’atto notarile la data del bonifico o il numero dell’assegno.
È possibile effettuare la donazione di denaro durante la stipula del contratto preliminare (compromesso) senza dover pagare l’imposta di donazione, in quanto le donazioni indirette non rientrano nell’imposta di donazione. Questo principio è stato confermato dalla giurisprudenza della Cassazione e dalla Commissione Tributaria Provinciale di Reggio Emilia.