Vladimir Putin non c’entra nulla con la morte di Alexei Navalny, afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in risposta alle accuse avanzate dalla vedova dell’oppositore del presidente russo. Le dichiarazioni di Yulia Navalnaya sono state bollate da Mosca come ‘rozze ed infondate‘. La vedova e la madre però non si arrendono e chiedono indietro il corpo dell’attivista anti-Putin.

Il Cremlino risponde alla moglie di Navalny

Non commentiamo” così risponde Peskov ad una domanda sul decesso di Navalny e sulle accuse da parte della vedova Yulia. Il portavoce del Cremlino specifica che quanto affermato dalla nuova leader dell’opposizione russa è infondato e mira esclusivamente a ledere la figura di Putin. “Dato che Yulia Navalnaya è rimasto vedova da poco evitiamo commenti” conclude Peskov.

La risposta all’alto rappresentante Ue Borrell

Non ci sarà nessuna indagine internazionale sulla morte di Navalny, prosegue il portavoce del Cremlino. “Una cosa del genere è inaccettabile” spiega Peskov aggiungendo che la Russia non accetterà richieste del genere “soprattutto da persone come l’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell” dice il portavoce di Putin.

La risposta di Yulia Navalnaya

Non mi interessa come commenta le mie parole l’addetto stampa dell’assassino” è spazientita Yulia Navalnaya ma non si arrende. La vedova dell’oppositore numero uno di Putin chiede la restituzione del corpo del marito Aleksei così che venga sepolto con dignità. “Non chiedete di me, chiedete di mio marito” insiste Navalnaya.

Un appello al quale si unisce anche Lyudmila Navalnaya, madre di Alexei Navalny. La donna ha postato un video dove si vede la colonia penale IK-3 ‘Lupo Polare’ dove il blogger è morto lo scorso 16 febbraio. Lyudmila ribadisce che per il quinto giorno non le è stato permesso di vedere il corpo di suo figlio:

“Mi rivolgo a Vladimir Putin, la soluzione del problema dipende solo da te. Fammi vedere finalmente mio figlio”

Sempre nella giornata di oggi appare su Ria Novosti un commento sulla morte dell’ex pilota russo Maxim Kuzminov che disertò l’esercito di Mosca un anno fa. Il direttore dei servizi segreti internazionali Sergei Naryshkin ha dichiarato che Kuzminov, trovato morto in Spagna, era già “moralmente morto”.