Un vasto sistema di frodi fiscali è stato scoperto a Reggio Emilia, e sono scattati ben 12 arresti da parte della Guarda di Finanza, con il sequestro di oltre 10 milioni di euro. Le indagini, coordinate dalla procura locale, hanno rivelato un intricato schema di riciclaggio di denaro e false fatture che ha coinvolto oltre cento soggetti da varie regioni in Italia. Il valore di questi affari è di più di 30 milioni di euro.

Reggio Emilia, 12 arresti della guardia di finanza

Dodici persone sono state arrestate, cinque delle quali sono finite in carcere e sette ai domiciliari, con l’accusa di associazione a delinquere per reati tributari, false fatturazioni, riciclaggio internazionale ed autoriciclaggio. L’indagine ha coinvolto un vasto territorio che spazia dall’Emilia alla Calabria, dalla Toscana al Veneto. Tre interdittive sono state previste nei confronti di due commercialisti e un imprenditore.

Sequestro milionario, operazione “Minefield”

Durante l’operazione, chiamata “Minefield” dalle forze dell’ordine, sono stati sequestrati oltre 10 milioni e mezzo di euro, mentre le indagini hanno portato alla luce un sistema complesso, con presunti legami con la criminalità organizzata, in cui ci sarebbero in ballo frodi fiscali, percezione di finanziamenti pubblici e riciclaggio di denaro. Le forze dell’ordine hanno avviato 100 perquisizioni e identificato 251 imprese coinvolte nell’utilizzo di fatture false.

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