Quanto serve per godere di un reddito passivo? I 200 mila euro rappresentano una cifra sufficiente? Questo interrogativo coinvolge molte persone che, raggiunto il traguardo dei 200 mila euro, sognano di poter vivere con un reddito passivo.

Quanti anni si può vivere con 200.000 euro?

Con 200 mila euro, se non si hanno particolari spese e si è in possesso di una casa di proprietà di cui non si deve pagare il mutuo, si può andare avanti anche per 10 anni. Ma, considerando l’inflazione e le spese impreviste, potrebbero finire anche prima. Per questo, se si vuole vivere di rendita, è fondamentale investirli nella maniera giusta.

Attraverso la creazione di un portafoglio diversificato, è possibile aspirare a un rendimento annuo compreso tra il 4% e il 5%, ottenendo così un reddito annuale tra gli 8 mila e i 10 mila euro. In realtà, questa somma è abbastanza limitata se si prevede di vivere in Europa o in una regione del mondo occidentale (e risulta essere altrettanto limitata se ci si trasferisce nel Terzo Mondo, ma si desidera mantenere uno stile di vita simile a quello europeo). Tuttavia, potrebbe rappresentare un complemento da affiancare alla pensione o ad altre fonti di reddito, specialmente se ci si avvicina al pensionamento o si possiedono immobili o altre attività che già generano un reddito.

Come investire 200.000 euro?

Iniziamo con la questione fondamentale: è conveniente lasciare i soldi in banca? La risposta è negativa. Conservare denaro sul conto corrente non solo è poco produttivo, ma può anche comportare rischi se si supera la soglia di 100.000 euro, poiché il Fondo interbancario di tutela dei depositi copre solo fino a tale importo. In altre parole, considerando questa limitazione, i 200.000 euro potrebbero risultare eccessivi.

Conto deposito

Con interessi più vantaggiosi rispetto al passato, il conto deposito rimane una delle opzioni meno rischiose in un periodo in cui i rendimenti per gli investimenti sicuri sono ai minimi storici. Questo strumento è parte della mia strategia generale proprio per la sicurezza che offre.

Tuttavia, è importante notare che la copertura del Fondo di Tutela dei Depositi si ferma a 100.000 euro per correntista e conto corrente, rendendo difficile ottenere una tutela completa per l’intera somma che si intende investire. Anche se le probabilità di fallimento per istituti solidi sono basse, va considerato specialmente in un momento in cui il settore bancario italiano attraversa difficoltà.

Un accorgimento potrebbe essere aprire due conti intestati a due membri della famiglia, proteggendo così l’intero capitale. Riguardo all’investimento immobiliare, che un tempo era considerato sicuro ma ora presenta complessità e criticità, è necessario ponderare attentamente le scelte.

Obbligazioni

Per quanto riguarda obbligazioni e titoli di Stato, sono opzioni da valutare se si dispone di 200.000 euro, tuttavia, i rendimenti sono generalmente bassi. La diversificazione è chiave, non solo tra strumenti finanziari ma anche all’interno del medesimo strumento, consentendo di bilanciare rendimenti e rischi.

Le obbligazioni statali possono offrire una rendita fissa, ma è importante selezionare quelle che erogano regolarmente interessi tramite cedola.

Immobiliare

Il settore immobiliare, un tempo considerato uno degli investimenti più sicuri al mondo, ora suscita preoccupazione tra coloro che hanno acquistato proprietà prima della crisi di circa dieci anni fa.

Attualmente, il mercato immobiliare si presenta estremamente complesso e caratterizzato da numerosi problemi che richiedono attenta considerazione. In generale, in Italia, i prezzi delle proprietà non sono mai riusciti a riprendersi dalla crisi del 2008 in avanti, e ciò influisce notevolmente sugli investimenti nel settore immobiliare effettuati durante quel periodo.

Diversificazione dell’investimento

Diversificare l’investimento, sia che si tratti di 200.000 euro o di una somma diversa, implica suddividere partecipazioni e crediti in settori diversi per mitigare il rischio di deprezzamento del capitale dovuto al crollo di un intero settore. Gli investitori più prudenti preferiscono investire in comparti diversi, sia per tipologia di strumento che per mercato di riferimento.