Scuola in sciopero il prossimo venerdì: per l’intera giornata del 23 febbraio 2024 potrebbero verificarsi disagi e problemi di varia tipologia per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie. La protesta si tiene a livello nazionale, dunque potrebbero essere coinvolt gli istituti situati in ogni parte d’Italia, da Nord a Sud, isole comprese.
Sciopero scuola 23 febbraio 2024: che cosa succede venerdì?
La scorsa settimana il Ministero dell’istruzione e del merito ha fatto sapere che venerdì 23 febbraio 2024 si tiene lo sciopero della scuola. Lo ha reso noto tramite un comunicato ufficiale, che è stato esteso a tutti gli studenti d’Italia e alle loro famiglie.
Ad indire tale movimentazione sindacale è stata la sigla Si Cobas. La protesta coinvolge tutte le categorie del comparto privato e pubblico. Ciò vuol dire che, nella giornata di venerdì, maestri, insegnanti, docenti, i lavoratori e le lavoratrici del settore possono decidere di incrociare le braccia e di non prestare i consueti servizi, come da loro diritto.
Nelle scuole dunque potrebbero saltare lezioni ed attività. Questo vale per gli istituti di qualsiasi tipologia presenti sul territorio nazionale. Il personale può liberamente decidere se prendere parte allo sciopero di venerdì o meno.
Gli eventuali disagi, problemi e le possibili lezioni saltate, in ogni caso, come al solito, dipendono da quella che sarà l’effettiva adesione dei lavoratori e delle lavoratrici alla movimentazione sindacale nazionale di venerdì 23 febbraio 2024.
La protesta è stata proclamata anche dai membri di Ass. Lav. Cobas, Fed. Autisti Operai, LMO, Sindacato Generale di Classe, SlaiProlCobas e Sindacato Operai Autorganizzati.
Le motivazioni
Come si legge nella nota che annuncia lo sciopero di questa settimana che tocca il settore della scuola, sono diverse le motivazioni. Nell’atto di proclamazione si legge che il personale scolastico, nella giornata di venerdì, incrocia le braccia per dire basta alle guerre in atto.
In particolar modo si parla del conflitto in corso tra Ucraina e Russia, che va avanti ormai da tempo e sta provocando molti morti e feriti, dell’agitazione nella Striscia di Gaza e della guerra tra Israele e Palestina.
Come di consueto poi, gli addetti del settore protestano anche per chiedere maggiori garanzie e sicurezze sul posto di lavoro, le quali potrebbero avere risvolti positivi non solo su loro stessi ma anche sui loro studenti.
Le amministrazioni sono tenute a rendere pubblico tempestivamente il numero dei lavoratori e delle lavoratrici che decidono di aderire allo sciopero. Da far sapere inoltre è la durata dello stesso e la misura delle trattenute effettuate per la partecipazione.
Gli orari dello sciopero
La protesta di venerdì dura ben 24 ore. Lo sciopero nazionale indetto da Si Cobas coinvolge tutte le categorie del comparto privato e di quello pubblico dallo scattare della mezzanotte del 23 febbraio, fino alle 23.59.
Nella nota si legge che è compreso il “primo turno montante/smontante per i c.d. turnisti”, con adesione di Cobas scuola Terni, Cobas scuola Cagliari e Cobas scuola Grosseto.
Per quanto riguarda la stessa protesta proclamata da Ass. Lav. Cobas, Fed. Autisti Operai, LMO, Sindacato Generale di Classe, SlaiProlCobas e Sindacato Operai Autorganizzati, l’orario e la durata sono gli stessi.
In quest’ultimo caso sono interessati il settore pubblico e privato sul territorio nazionale da 00.01 alle 23:59. È compreso il “primo turno montante per i turnisti”, si legge nella nota.
In Italia un’altra importante protesta si tiene a livello nazionale mercoledì 21 febbraio 2023: è quella che riguarda i lavoratori e le lavoratrici del settore edile e di quello metalmeccanico.
Quest’ultima manifestazione – la quale prevede una durata di due ore – è stata indetta da diverse sigle sindacali tra cui Cgil e Uil a seguito della tragedia che si è verificata a Firenze la scorsa settimana con il crollo del cantiere Esselunga e la morte di 5 operai.