La politica italiana si unisce al cordoglio per la dipartita di Alexei Navalny, leader del partito Russia del Futuro e presidente di Coalizione Democratica. L’attivista, politico e blogger russo, classe 1976, è deceduto mentre si trovava in carcere a Charp il 16 febbraio 2024, per una presunta “sindrome da morta improvvisa” come riportato dalla versione ufficiale del Cremlino.

Oggi si è tenuta a Roma una manifestazione in ricordo del leader di opposizione anti-Putin, con la partecipazione di numerose cariche politiche tra cui Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani del Governo Meloni.

Manifestazione per Navalny a Roma, Abodi: “La libertà un privilegio che bisogna apprezzare, difendere e promuovere”

In Campidoglio, insieme ai politici tra cui Raffaella Paita di Italia Viva e la segretaria del PD Elly Schlein, sono giunti numerosi manifestanti e alcuni di loro hanno rivolto un invito alla Lega, ovvero di “chiedere la fine dell’accordo con Russia Unita”. Abodi, alle telecamere di TAG24 e dei giornalisti presenti, ha ribadito l’importante di “essere presenti alla commemorazione di Navalny per veicolare un messaggio forte di libertà e democrazia”.

“Questi sembrano fatti apparentemente lontani, ma sono sempre più tremendamente vicini” dichiara Abodi e prosegue: “Accadimenti di fronte ai quali ci vuole una grande compattezza per cercare di mandare un messaggio forte che arriva da tutto il mondo, quello civile e democratico, che ama la libertà che noi viviamo”.

Il ministro, sul discorso Navalny conclude: “È un privilegio che dobbiamo apprezzare, difendere e promuovere, non soltanto all’interno dei nostri confini”.

Abodi sulla Lega: “Contestazioni? Non ne ho viste. Chi è qui presente ha fatto una scelta di campo importnate”

Alla domanda relativa di alcuni contestatori per la presenza del senatore Romeo a rappresentare la Lega, Abodi ha risposto con un secco “ero qui presente e non ho vissuto grandi contestazioni” proseguendo “Chi è presente fa una scelta di campo ben precisa, non servono al momento divisioni o equivoci, c’è bisogno di stare uniti mano nella mano idealmente per dare una risposta univoca da parte dell’Italia”

Il ministro evidenzia che la Lega nel corso degli anni ha più volte cambiato pensiero ed opinione, e che gli esponenti passati devono “tenere conto di ciò che sta accadendo” e conclude:

“Le stagioni della politica nazionale non sono una linea retta e dopo ciò che è successo è inequivocabile il non aver tentennamenti da parte di nessuno. Ognuno si prenda le proprie responsabilità”