E’ stato ufficialmente delineato il cammino azzurro della mountain bike in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. Le basi sono state rese note nel corso dell’incontro che la Federazione Ciclistica Italiana ha svolto a Sorbolo Mezzani (Pr), in occasione dell’incontro nazionale del settore fuoristrada. Insieme al commissario tecnico Mirko Celestino, era presente anche Nadia De Negri, che anche quest’anno affiancherà il commissario tecnico nella gestione della squadra femminile.

Mountain bike, gli azzurri verso Parigi 2024

Il commissario tecnico azzurro della mountain bike, Mirko Celestino, ha già preconvocato nove atleti per Parigi 2024. Qualora le classifiche dovessero rimanere come quelle attuali, gli azzurri schiereranno due uomini e due donne al via della prova olimpica. Per tirare fuori i quattro nomi, bisognerà valutare le gare di Coppa del Mondo in Brasile. Le riserve saranno definitivamente sciolte in vista della prova di Nove Mesto, che sarà l’ultimo test prima della gara a cinque cerchi. L’obiettivo della nazionale azzurra sarà quello di fornire una buona prova al cospetto di nazionali che, sulla carta, partono favorite, in modo particolare la Svizzera e la Gran Bretagna di Tom Pidcock, attuale campione olimpico e iridato nella disciplina della mountain bike.

Modifiche al tracciato

Lo scorso anno la nazionale italiana di mountain bike ha potuto prendere parte al test event sul percorso che ospiterà la prova dei Giochi Olimpici, ma anche quest’anno, dal 27 al 30 maggio, ci sarà la possibilità di svolgere un nuovo test sul circuito in quanto il tracciato ha subìto delle leggere modifiche rispetto al test event. La prova olimpica sarà il primo step della stagione azzurra, in particolare per il settore fuoristrada, visto che dopo la gara di Parigi i ragazzi e le ragazze andranno in altura per preparare l’appuntamento con i mondiali che si correranno a Vallnord tra fine agosto e inizio settembre.

Mountain bike a Parigi e le altre discipline

Il presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Cordiano Dagnoni, ha ricordato come il settore fuoristrada sia in grado di esprimere numeri importanti e possa essere una grande opportunità per praticare ciclismo in sicurezza. Ha ricordato inoltre come questa federazione abbia una visione a medio e lungo termine, scegliendo di non investire soltanto nelle specialità olimpiche, ma anche in tutti gli altri settori, dove gli azzurri sono riusciti a conquistare un bel numero di medaglie. Una delle ultime in ordine cronologico è stata quella di Stefano Viezzi, che ha vinto la Coppa del Mondo e il mondiale di ciclocross nella categoria Juniores. Secondo il presidente Dagnoni, questo lavoro darà i frutti migliori in vista di Los Angeles 2028.

Silenzio sui nomi

Ovviamente, il commissario tecnico Mirko Celestino non si è espresso definitivamente sulla rosa dei nove corridori che sono in lizza per una convocazione ai Giochi Olimpici. E’ anche difficile immaginare questi nomi, visto che la stagione è ai nastri di partenza dopo il lungo inverno: sicuramente la prova olimpica deve essere frutto di un percorso quadriennale e nel corso degli ultimi anni sono molti i nomi dei corridori azzurri che hanno mostrato dei margini di crescita molto interessanti. Dopo le prime gare stagionali si avrà la possibilità di avere le idee più chiare sui possibili piani futuri.