Una campionessa mondiale umile e determinata, che ha fatto sognare tutti gli appassionato di sport. Classe 1986, Alessia Filippi ha iniziato la sua carriera nelle specialità del dorso e dei misti, per poi trasformarsi in corsa e raggiungere i suoi successi più importanti negli 800m e nei 1500m stile libero. Romana nell’animo, ha conquistato un argento olimpico a Pechino nel 2008, un oro nei 1500 e un bronzo negli 800 stile libero ai Mondiali 2009 di casa. Per commentare i risultati della nostra Nazionale ai Mondiali di nuoto di Doha, Alessia Filippi, è intervenuta in esclusiva a Tag24.

Mondiali di nuoto di Doha, Alessia Filippi a Tag24

Molte conferme e qualche novità. L’Italia del nuoto torna da Doha con soddisfazione e tante medaglie. 12 quelle conquistate in corsia dai nostri atleti, che battono sè stessi: erano state 9 a Budapest nel 2022, per l’edizione con più podi in assoluto. Straordinaria Simona Quadarella, che si conferma regina della spedizione azzurra, facendo doppietta sulla lunga distanza. Lente di ingrandimento su Benedetta Pilato, giovane e di prospettiva. Importanti conferme ai vertici mondiali anche tra gli uomini con Martinenghi nella rana e Miressi per lo stile libero. Rimandato, per ora, Greg Paltrinieri, ancora non al top della forma. Il capitano arriva terzo negli 800 stile, ma viene incredibilmente escluso dalla finale dei 1500. C’è ancora tempo per crescere, ma nel frattempo sono già dieci gli azzurri con il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Per commentare i Mondiali di nuoto di Doha, Alessia Filippi è intervenuta in esclusiva a Tag24.

La Quadarella fa doppietta sulla lunga distanza e scrive la storia. E’ vero che mancava la Ledecky, ma ti aspettavi un risultato del genere?

“Simona ha grande potenziale e forse in parte me lo aspettavo. Più che altro era una speranza. E’ vero che mancava la Ledecky, ma io non penso che questo vada sottolineato. E’ sempre un Mondiale e al di là di chi c’è e chi non c’è, detta alla romana, chissene frega. Anche a noi mancavano degli atleti purtroppo. Quel che conta sono i due ori presi. Questo è uno sprint straordinario per i prossimi mesi, in vista di Parigi 2024″.

Paltrinieri resta fuori dalla finale dei 1500. Riuscirà ancora, nel futuro, a gestire il doppio impegno vasca e acque libere?

“Mi auguro di sì, ma credo che non fosse pronto e preparato per questa manifestazione. Non ci dimentichiamo che è sempre febbraio. La preparzione è fatta in vista delle Olimpiadi e lui che non è più un ragazzino, non può affrontare al massimo così tanti impegni. A dicembre e a marzo gli Assoluti; a febbraio il Mondiale. Io penso che lui andrà dritto verso Parigi per prendersi ciò che vuole. Ha sbagliato e lo ha ammesso lui stesso pe primo. Sa quale errore ha commesso nei 1500 e dove lavorare, questa è la cosa più importante. Per quel che riguarda il fondo lui resta Super Greg. Poi è chiaro che più si va avanti con l’età e più diventa complicato; il fisico non sempre segue la mente. Lui però ha alle spalle un’esperienza tale da poter fare tutto”.

A che punto è la crescita di Benedetta Pilato?

“E’ fenomenale e ha appena 19 anni. Ha già alle spalle una carriera importante ed è la terza italiana con più medaglie Mondiali. Ha iniziato giovanissima e ha fatto già tanta esperienza. Ora secondo me deve puntare in alto. Quest’anno ha avuto un cambio importante, cambiando allenatore e città e non è semplice. E’ stata coraggiosa. Questo sarà un anno fondamentale e sono convinta che ne vedremo delle belle. Questo è un Mondiale importante, ma di passaggio. Non avremo visto quello che volevamo, ma sono certa che darà il massimo questa estate”.

Qual è il tuo bilancio per questi Mondiali?

“Uno dei Mondiali più belli che l’Italia ci ha regalato, con tantissime medaglie, a partire dal nuoto artistico, passando per la pallanuoto, fino al fondo e alla corsia. Sono stati tutti straordinari. Io direi non al 100% ma al 110% perchè è stata una manifestazione particolare. Ho visto una grande crescita di tanti ragazzi. La Franceschi ieri ha preso il bronzo, ad esempio, e questo ci dà la giusta carica per il futuro. Anche le staffette sono state emozionanti. Questa Nazionale è meravigliosa perchè vincono sia le ragazze che i ragazzi”.

Tutto questo ci fa ben sperare per Parigi 2024?

“Sì, e non solo. Non dobbiamo guardare solo a breve termine ma anche a lungo termine. Con Parigi si chiuderà un quadriennio felice e la concentrazione sarà massima. Terminate queste Olimpiadi poi inizerà un nuovo quadriennio e usciranno ancora tanti ragazzi forti, ne sono sicura. Il movimento sta vivendo un momento fantastico, è in grande crescita e va bene così. 10 anni fa abbiamo dato la carica io, la Pellegrini, Magnini e Rosolino, ma ora tocca a loro trainare i più giovani. C’è stato un bel ricambio generazionale e ci sarà ancora”.