Il problema delle carceri in Italia esiste e va affrontato. Il procuratore del Tribunale di Napoli Nicola Gratteri parla della situazione all’interno degli istituti penitenziari italiani definendolo un fenomeno complesso e che dura da sempre.
Gratteri sulle carceri: “Problema che esiste da sempre”
“Non è certamente un problema solo italiano” spiega Gratteri parlando delle carceri italiane. Secondo il procuratore del Tribunale di Napoli quella che riguarda gli istituti penitenziari è una situazione complessa che va oltre i confini italiani. Un problema che potrebbe essere risolto ragionando sulla diminuzione dei detenuti, dice Gratteri: “Inutile tenere i tossicodipendenti in carcere, andrebbero fatti percorsi diversi” spiega.
Ci sono molte persone con malattie mentali in carcere, anche per loro dovrebbe esistere un’alternativa al carcere: un detenuto, spiega Gratteri, costa più di un percorso terapeutico. Sullo stesso argomento si è espresso oggi il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.
Il problema cellulari e la carenza di organico
La presenza dei cellulari all’interno delle celle è ormai un fenomeno appurato, spiega il procuratore del Tribunale di Napoli. Secondo Gratteri la migliore soluzione è quella di montare disturbatori di frequenze. Altro problema è la carenza di organico nelle carceri: “La polizia penitenziaria è in sofferenza…bisogna ampliare nuove sezioni nelle carceri“.