Il Castello delle Cerimonie potrebbe chiudere: la notizia è arrivata dopo la sentenza della Corte di Cassazione che il 15 febbraio 2024 ha deciso di disporre la confisca del maestoso palazzo della famiglia Polese, “La Sonrisa”. La location diventata famosa per la celebrazione di matrimoni ed eventi in tv grazie al programma sul canale di Real Time.
Circa 300 famiglie potrebbero trovarsi in condizioni di difficoltà qualora venisse disposta la chiusura definitiva della struttura situata nel piccolo comune di Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, come ha riportato un quotidiano locale “Il Corrierino”.
Tag24 ha intervistato un dipendente del Castello per cercare di capire meglio qual è la situazione attuale e quali sono i rischi in ballo per i lavoratori e le famiglie della location patria del “matrimonio napoletano”.
Castello delle Cerimonie confiscato, un dipendente: “A rischio il lavoro di tantissime famiglie”
Tag24 ha intervistato un dipendente del Castello delle Cerimonie per conoscere qual è davvero la situazione nella struttura di proprietà della famiglia Polese e quali sono le paure e le preoccupazioni dei lavoratori e delle loro famiglie.
D: Cosa può dirci sull’eventuale chiusura del Castello delle Cerimonie? C’è il rischio che arrivi la fine per la famosa location? Cosa sta succedendo a Sant’Antonio Abate?
R: Il Castello non è chiuso, assolutamente. Continuiamo a lavorare al momento. Le istituzioni stanno facendo il loro corso. La famiglia Polese con i suoi legali si stanno muovendo altrettanto. Non posso fornire risposte più precise su questo.
D: C’è un clima di preoccupazione al Castello? I dipendenti sono tantissimi, le famiglie corrono dei rischi? Ci sono delle iniziative che avete pensato di organizzare per perorare la vostra causa?
R: Tra qualche giorno ci sarà un corteo silenzioso e pacifico che abbiamo deciso di organizzare nei confronti del comune di Sant’Antonio Abate. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le istituzioni. Vogliamo far vedere che noi non siamo un numero irrisorio di persone che lavorano al Castello. Siamo una cifra importante. Vogliamo far capire che la situazione è degna di attenzione: è importante e non può essere trattata sotto banco. Siamo veramente in tanti a lavorare al Castello.
La famiglia Polese e le azioni contro la confisca del Castello delle Cerimonie
D: La famiglia Polese come ha preso la vicenda? Quali azioni ha pensato di mettere in moto?
R: La famiglia Polese sta agendo di conseguenza rispetto a quanto è successo. Questa storia ha fatto il giro di tutti i notiziari italiani. Oggi hanno un nome molto esposto a livello nazionale. I legali della famiglia stanno agendo nel modo che più ritengono giusto, con cautela. L’intenzione principale è quella di proteggere in primo luogo i dipendenti e tutte le persone che lavorano per la struttura e quel che ne gira attorno.
D: Il programma in onda su Real Time che ha reso celebre il Castello e la famiglia Polese ha sicuramente contribuito ad affermare la fama della “Sonrisa”: confidate nel supporto del pubblico e della gente che si è affezionata a voi e alla vostra casa?
R: Sicuramente, senza dubbio la gente è dalla nostra parte e sosterrà la nostra causa.