Uno degli ultimi aggiornamenti nel panorama fiscale riguarda il versamento dell’Imposta Municipale Propria (IMU). Questo cambio normativo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, ha importanti ripercussioni sui tempi e modi di pagamento dell’IMU per il 2023, offrendo agli enti locali e ai contribuenti nuove scadenze e possibilità. Ecco quando bisogna versare il conguaglio IMU 2023: la data chiave del 29 febbraio.
Conguaglio IMU 2023: nuove scadenze da ricordare
La Legge di Bilancio per l’anno 2024 ha introdotto una proroga significativa per il versamento dell’IMU, riguardante specificamente l’anno fiscale 2023. Tale modifica legislativa prevede che i comuni, che hanno reso note modifiche alle aliquote IMU entro il 30 novembre 2023, possono richiedere ai contribuenti il versamento di una terza rata, qualora si evidenzi un conguaglio dovuto. La data limite per tale adempimento è fissata al 29 febbraio 2024, offrendo così un lasso di tempo aggiuntivo per regolarizzare la propria situazione fiscale senza incorrere in sanzioni o interessi di mora.
Il dettaglio normativo, previsto dal comma 72 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2024, garantisce una maggiore flessibilità nella gestione delle delibere comunali relative all’IMU. Le delibere inserite nel portale del federalismo fiscale entro il 30 novembre 2023 sono considerate tempestive, anche se oltre il termine ordinario del 14 ottobre. Questo significa che i comuni hanno avuto più tempo per decidere e comunicare eventuali variazioni delle aliquote IMU per l’anno 2023.
Conguaglio IMU 2023: modalità e procedura versamento
Il comma 73 successivo dettaglia la procedura per il versamento del conguaglio. I contribuenti, nei comuni che hanno usufruito della proroga, sono tenuti a versare entro il 29 febbraio 2024 l’eventuale differenza tra l’importo già pagato e quello effettivamente dovuto per l’anno 2023. Questo adempimento deve avvenire senza l’applicazione di sanzioni e interessi, a condizione che il pagamento avvenga entro la nuova scadenza stabilita.
I contribuenti sono quindi invitati a verificare le eventuali modifiche delle aliquote IMU applicabili al proprio immobile per il 2023, accedendo ai portali istituzionali dedicati o consultando direttamente il sito del Dipartimento delle Finanze. Una volta identificata la corretta aliquota, sarà possibile calcolare l’eventuale differenza dovuta e procedere con il versamento entro la data limite senza incorrere in penalità.
Sebbene la norma non imponga un obbligo specifico di comunicazione da parte dei comuni riguardo le modifiche delle aliquote, è fondamentale che i contribuenti siano proattivi nella verifica delle informazioni pertinenti. L’accesso tempestivo e la consultazione delle delibere pubblicate permettono di gestire in modo efficiente e consapevole le proprie obbligazioni tributarie, evitando sorprese e disguidi.
Nuove scadenze aliquote IMU 2023: finalità
I Comuni italiani avevano tempo fino al 30 novembre 2023 per deliberare eventuali modifiche alle aliquote IMU per l’anno in corso. Queste nuove aliquote, una volta deliberate, dovevano essere inserite nel Portale del Federalismo Fiscale e pubblicate ufficialmente entro il 15 gennaio 2024 per acquisire efficacia legale. Questo allungamento delle scadenze offre una maggiore flessibilità sia per le amministrazioni comunali che per i contribuenti, consentendo una pianificazione fiscale più accurata e tempestiva.
A ogni modo, la normativa stabilisce chiaramente i criteri di applicazione delle aliquote IMU:
- Se un Comune non ha deliberato nuove aliquote entro il termine stabilito, i contribuenti devono rifarsi alle aliquote precedenti, versando il saldo di dicembre basato sulle stesse percentuali dell’acconto di giugno.
- Al contrario, se sono state deliberate e pubblicate nuove aliquote, i contribuenti devono calcolare e versare un eventuale conguaglio entro il 29 febbraio 2024, basandosi sulla differenza tra quanto già versato e l’imposta effettivamente dovuta secondo le nuove disposizioni.
Conguaglio IMU 2023: chi deve pagarlo
Il conguaglio IMU deve essere versato dai contribuenti nei cui Comuni sono state deliberate e pubblicate nuove aliquote entro i termini prorogati. Come già spiegato, questo conguaglio rappresenta la differenza tra l’importo dell’IMU già pagato anticipatamente e l’ammontare effettivamente dovuto in base alle nuove aliquote comunali. Importante sottolineare che il versamento del conguaglio deve avvenire senza l’applicazione di sanzioni o interessi, a patto che venga effettuato entro il 29 febbraio 2024.
Se dalle nuove aliquote IMU emerge un credito a favore del contribuente, quest’ultimo ha diritto a un rimborso secondo le procedure ordinarie previste dalla legge, facendo domanda al proprio Comune. Al contrario, in presenza di un debito, il contribuente dovrà versare la differenza entro la scadenza stabilita per evitare sanzioni.