“I fratelli di Dio stanno liberando mia madre e mio fratello dai demoni”, recita uno degli scioccanti messaggi inviati da Kevin al suo migliore amico. Era il 4 febbraio scorso. Una settimana dopo il 16enne sarebbe stato ucciso dal padre Giovanni Barreca con l’aiuto della figlia 17enne e di due complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, al culmine di un esorcismo.
I messaggi shock di Kevin, una delle vittime della strage di Altavilla
Nei messaggi, recuperati in queste ore dagli investigatori attraverso l’analisi del suo telefono cellulare, Kevin provava a spiegare al suo amico cosa stava succedendo nella casa di famiglia ad Altavilla Milicia.
Te la faccio in breve: nella mia famiglia ultimamente sono successe cose strane e c’entra il mondo spirituale e ora sono venuti due fratelli di Dio e stanno liberando mia madre e mio fratello che hanno dei demoni molto maligni addosso. La mia famiglia si sta distruggendo per colpa della mia indifferenza, io scappo sempre da casa mia per stare con voi e svagarmi perché in questa casa non sento pace,
scriveva plagiato dal padre, un fanatico religioso. A riportare le sue parole è Il Corriere della Sera.
So che può sembrare strano, ma ti assicuro che è tutto vero – aggiungeva -. Ieri mio fratello e mia madre erano posseduti e dicevano cose spaventosissime. Un bambino di 5 anni che ti dice che il demone che ha dentro è venuto in questa famiglia per distruggerci e ucciderci uno a uno. Come te lo spieghi?
Era il 4 febbraio scorso. Una settimana dopo anche lui sarebbe finito nel mirino dei sedicenti “fratelli di Dio”, venendo seviziato e poi ucciso al culmine di un esorcismo. A confermarlo è stata la sorella 17enne, Miriam, finita in manette insieme a Giovanni Barreca e ai suoi due complici per aver partecipato alle torture, evitando di mettersi in contatto con le forze dell’ordine nonostante ne avesse la possibilità, visto che, secondo le ricostruzioni, aveva ricevuto in custodia i telefonini dei familiari, mantenendo i rapporti con le sue amiche.
Il racconto di Miriam, la 17enne finita in carcere
La giovane è stata trasferita in carcere con l’accusa di omicidio plurimo pluriaggravato in concorso e soppressione di cadavere. Lo scorso 11 febbraio i carabinieri l’avevano trovata in una stanza da letto dell’abitazione di Altavilla dopo aver tratto in arresto il padre, che da Casteldaccia aveva telefonato loro costituendosi.
Buonasera, mi devo consegnare. Anche se vi dico perché, non ci credete. Quando uno vuole fare la volontà di Dio gli spiriti si ribellano. Mia moglie era posseduta. In pratica è morta. I demoni mi stanno mangiando pure a me. C’ho mio figlio, ho due morti e una l’ho lasciata lì,
aveva detto nel corso della chiamata, facendo scattare l’allarme. La figlia aveva raccontato di aver assistito inerme alle violenze perpetrate dai tre adulti sui suoi familiari. Poi davanti al pm dei minori ha confessato di aver avuto un ruolo attivo.
Eravamo in cucina, mia madre era a terra con il volto in giù, ed erano presenti anche Sabrina, Massimo, Kevin e mio padre – ha dichiarato – La torturavano a turno, sia Sabrina che Massimo. Le passavano l’asciugacapelli con la massima temperatura in un punto del corpo, con la padella la colpivano sulla schiena. Hanno anche riscaldato la pinza per il camino con il fuoco e gliela hanno messa addosso […]. Mentre la torturavano le dicevano che era un demone. Volevano farla cremare, l’hanno messa su delle tavole di legno e l’hanno portata nella parte sopra la mia casa, un terreno in salita, e l’hanno seppellita.
A riportarlo è sempre Il Corriere della Sera, secondo cui la 17enne avrebbe poi ripercorso nel dettaglio anche le sevizie subite dai due fratelli di 5 e 16 anni, Emanuel e Kevin, percossi e legati con delle catene di ferro dopo la morte della madre Antonella Salamone, di 41. L’unica, secondo gli inquirenti, a non aver partecipato alle torture.
Il ruolo di Sabrina Fina e Massimo Carandente
Sabrina Fina e Massimo Carandente si sono sempre proclamati innocenti, negando qualsiasi coinvolgimento nella strage. Stando alle ricostruzioni avrebbero però guidato gli esorcismi. Barreca li aveva conosciuti sui social.
Poi, qualche settimana prima degli omicidi, si erano trasferiti stabilmente in casa sua, convicendo lui e i suoi familiari del fatto che Salamone ed Emanuel fossero posseduti e andassero liberati con uno specifico rituale.
Lo stesso che avrebbe poi coinvolto anche Kevin. Sembra che dopo i primi due omicidi Massimo avesse accusato un mal di testa, sostenendo che la colpa fosse del 16enne e che quindi anche lui fosse da “purificare”.
Lutto cittadino oggi ad Altavilla
Secondo gli inquirenti i fermati avrebbero agito “in preda ad una forma di delirio mistico“, con “particolare pervicacia criminosa“. A confermarlo anche l’esito degli accertamenti autoptici effettuati sui corpi delle due vittime minorenni, che nella giornata di oggi, 19 febbraio, saranno tumulati nel cimitero di Altavilla.
Per l’occasione il sindaco Giuseppe Virga ha proclamato, d’intesa con gli altri amministratori comunali, il lutto cittadino. E ha fatto sapere che il Comune si costituirà parte civile nel processo a carico degli indagati. Una scelta nata dal desiderio di rifarsi dal danno d’immagine che la comunità ha subito.