Sintetizzare la biografia dei POOH, dal gennaio del 1966 ad oggi, è praticamente impossibile. Il gruppo è universalmente riconosciuto come uno dei più importanti nella storia della musica italiana, nonché una delle band più longeve.
Pooh: quanti milioni di dischi hanno venduto?
I Pooh hanno venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo in 50 anni di carriera.
Questi sono i numeri impressionanti della fantastica carriera dei Pooh:
- 344 inediti (tra canzoni e brani strumentali)
- 100 milioni di dischi venduti
- 63 tour tra stadi e teatri
- Circa 3000 concerti per un totale di 6600 ore di musica live
- 53 album pubblicati (32 da studio, 8 live e 13 raccolte)
- 36 singoli pubblicati
- 15 dischi d’oro
- 30 dischi di platino
Quanto hanno guadagnato i Pooh?
I Pooh rappresentano una delle band italiane più redditizie e di successo di tutti i tempi.
I dati più recenti riguardano il loro addio alle scene nel 2016, coronato da un tour speciale celebrativo dei 50 anni di carriera. Gli incassi di quattro anni fa sono solo un piccolo segno del successo economico dei Pooh, alimentato da un pubblico di fan appassionato: durante le date a San Siro, la band ha guadagnato incredibili 4.389.732 euro, provenienti da due serate con oltre 50 mila spettatori ciascuna. A questo si aggiungono gli incassi dello Stadio Olimpico di Roma, che ha visto oltre 43 mila biglietti venduti, con un guadagno di 2.374.000 euro, oltre alle altre tappe del tour in Italia.
A questi introiti si sommano le vendite delle riprese televisive e in Home Video, il merchandising, l’album del live e molte altre fonti di reddito.
Oggi, i loro guadagni derivano principalmente dallo streaming su piattaforme come Spotify, Apple Music e YouTube. Grazie a quest’ultima, i Pooh godono di un flusso costante di entrate, stimato a circa 94 mila euro nel maggio 2020 (dati non confermati provenienti da diverse piattaforme che analizzano i guadagni di canali YouTube famosi).
Naturalmente, occorre suddividere questi introiti tra i membri della band, le cui quote e guadagni individuali non sono ben noti. Inoltre, i diritti SIAE contribuiscono ulteriormente alla sicurezza finanziaria di questa iconica boy band italiana.