Pensare a norme più incisive per tutelare i lavoratori per evitare tragedia come quella di venerdì scorso a Firenze. Lo ha detto la ministra del Lavoro Marina Calderone ai giornalisti dopo una visita al cantiere di via Mariti, crollato due giorni fa uccidendo quattro persone. “La mia presenza qui è per dire che il governo c’è” ha spiegato la titolare del dicastero.
La ministra Calderone al cantiere crollato a Firenze
“In questo momento bisogna guardare a ciò che è successo con grande rispetto” ha spiegato la ministra del Lavoro Calderone durante una visita al cantiere in via Mariti, a Firenze, dove due giorni fa si è verificato un crollo che ha ucciso quattro persone. La titolare del dicastero ha ribadito l’importanza della sicurezza sul lavoro dicendo che andrebbe insegnata a scuola.
Norme più incisive per la tutela dei lavoratori
Il governo valuta tutto quello che serve per rendere ancora più incisiva l’azione nei confronti del contrasto alle forme di irregolarità nella gestione dei rapporti di lavoro, ha spiegato Calderone ai giornalisti. La ministra ha parlato anche del possibile inserimento nel codice penale della fattispecie dell’omicidio sul lavoro. La ministra ha detto che esiste già una normativa che prevede un sistema di sanzioni che attengono anche alla fattispecie dell’omicidio colposo e dell’omicidio colposo plurimo:
“Se sul tema della sicurezza è necessaria anche un’ulteriore riflessione, noi non abbiamo assolutamente una preclusione, però bisogna anche tener conto che uno dei temi che resta sullo sfondo è quello della prevenzione e soprattutto della sicurezza”
Il commento sulla vicenda
Calderone si è soffermata sull’incidente dello scorso 16 febbraio. La ministra ha ringraziato i vigili del fuoco e chi sta lavorando per cercare di ritrovare l’ultimo operaio disperso. Calderone ha poi aggiunto che alcuni argomenti relativi alla sicurezza saranno discussi nel Consiglio dei ministri. Nessun commento sul fatto che le vittime potrebbero non avere permesso di soggiorno, la titolare del dicastero invita ad attendere l’esito delle indagini.