Alejandro Jodorowsky compie 95 anni. Regista, attore, tarologo, filosofo e drammaturgo cileno naturalizzato francese, nasce il 17 febbraio 1929 a Tocopilla, in Cile.

Una carriera costellata di successi in numerosi campi: cinema, tarocchi, graphic novel e teatro, Jodorowsky è uno degli ultimi figli del surrealismo inventato dal saggista, poeta e critico André Breton.

Il movimento è nato approssimativamente negli anni ’20 del ‘900, tra cui figurano come massimi esponenti Salvador Dalì, Max Ernst, e René Magritte.

Buon compleanno Alejandro Jodorowsky: i film più belli del regista da “El topo” a “Santa Sangre”

Nel 1953, insieme all’amico Fernando Arrabal, fonda il collettivo panico, contraddistinto da performance art provocatorie, surreali ed esteticamente violente. Il movimento prende il nome dal dio Pan ed ispirato da Luis Buñuel e dal “teatro della crudeltà” di Antonin Artaud.

Insieme alla passione per il teatro, Jodorowsky palesa un forte interesse per il cinema, culminato con Il paese incantato (Fando Y Lis) del 1968. Prosegue la sua carriera con El Topo del 1970, dal quale nasceranno le graphic novel I figli di El Topo vol.1, 2 e 3.

Nel 1973, dirige “La montagna sacra (La montaña sagrada)” prodotto dal manager dei Beatles, Allen Klein della ABKCO Music and Records. Colpiti dal lungometraggio e affascinati dall’immaginario confezionato da Jodorowsky, il cantautore John Lennon e l’artista contemporanea Yoko Ono, stanziarono circa un milione di dollari per la produzione.

Con Santa Sangre del 1989, si consolida per il filmmaker la prima collaborazione italo-messicana della sua storia. Il film di genere surrealista, è stato scritto in collaborazione con gli sceneggiatori Roberto Leoni e Claudio Argento, fratello maggiore del noto Dario e vede protagonista il compianto figlio Cristobal, di professione attore e scrittore.

Inoltre, presente il figlio più piccolo, Adan oggi cantante di successo molto conosciuto in Spagna, Francia e Stati Uniti.

Alejandro Jodorowsky: Dune, La danza della realtà e Poesia Sin Fin

All’apice della sua carriera, al regista viene proposta la regia di Dune, romanzo di genere fantascientifico scritto da Frank Herbert nel 1965. Un’esperienza che purtroppo Jodorowsky non dimenticherà mai, segnato da una forte delusione, dopo anni di lavoro e il furto di bozzetti, idee e promesse non mantenute da parte di produttori cinematografici.

Come raccontato dallo stesso, all’interno del docu-film Jodorowsky’s Dune, il 95enne è stato vittima di plagio, evento che lo portò per diversi anni ad un ritiro dalle scene. Nel 1984, il film Dune viene successivamente trasposto al cinema, in maniera totalmente differente da David Lynch, conosciuto ai più per la serie Twin Peaks, Velluto Blu e Mulholland Drive.

Il percorso di Jodorowsky si trasforma in una lenta rinascita, pubblica numerosi libri di poesie, saggistica e sul mondo dei tarocchi, in collaborazione con Marianne Costa, altro grande nome della tarologia internazionale.

Tra questi Psicomagia, film omonimo nel 2019, La danza della realtà da cui è tratto il lungometraggio del 2013 e il sequel Poesia sin Fin.

Graphic Novel e tarologia

Dopo la cocente delusione del mai realizzato Dune, Alejandro Jodorowsky lavora insieme all’illustratore Moebius ad uno suoi più grandi successi: L’Incal, una storia in sei volumi ambientata in un futuro distopico, un percorso alchemico e di crescita personale attraverso le vicende del protagonista John Difool, il cui cognome è un chiaro riferimento al Matto, carta numero 0 dei tarocchi. È prevista l’uscita di un live-action ispirato al fumetto diretto dal regista di Jojo Rabbit, Taika Waititi.

Nel 2004 al 2010 collabora insieme al fumettista Milo Manara nella realizzazione della graphic novel I Borgia.

Jodorowsky è considerato uno dei maggiori conoscitori dei Tarocchi, ed inventore di un suo personale metodo di lettura. Nei suoi numerosi viaggi per il mondo, lo studioso ha avuto modo di ampliare le numerose simbologie presenti nelle carte, addirittura completando il significato di alcune di esse.

Non un metodo divinatorio, bensì psicologico, in grado aiutare la persona a superare i propri blocchi interiori, ad abbandonare parti, persone e percorsi non positivi per la nostra realizzazione. Un mondo quello della tarologia, amato anche dallo scrittore Italo Calvino e da David Bowie.

Nel corso degli anni, molti artisti si sono avvicinati al “mito” di Jodorowsky, tra questi Marilyn Manson che lo ha omaggiato in due videoclip: Coma White e Born Villain. Il regista ha officiato le nozze tra l’artista e l’ex moglie e regina del Burlesque, Dita Von Teese. Anche Kanye West ha avuto modo di incontrarlo e lo ha definito una delle sue massime ispirazioni per l’album “My Beautiful Dark Twisted Fantasy”.

L’amicizia con Franco Battiato

Entrambi uniti dal mondo della spiritualità, dell’esoterismo e dal grande amore per il cinema, Franco Battiato e Jodorowsky percorrono insieme una parte del loro cammino terreno e artistico.

Il regista cileno prende parte a film Musikanten di Battiato, nel ruolo di Beethoven, secondo film dopo Perdutoamor del 2003 e nel documentario Niente è come sembra, sempre diretto dal cantante italiano.

Jodorowsky è attualmente impegnato nella regia del suo prossimo film, intitolato Essential Vojage, di cui non è stata ancora resa nota la trama e la data di uscita.