Juventus, continua il periodo di crisi per il club di Allegri dopo il pari per due a due in casa dell’Hellas Verona. In meno di un mese il mondo della società bianconera si è capovolto, da un possibile sorpasso alla capolista Inter al -9 dai nerazzurri (che deve recuperare ancora la sfida contro l’Atalanta) al rischio di essere superati dal Milan al secondo posto. La squadra è totalmente crollata sul piano atletico e psicologico e dopo un mese di gennaio da protagonista ora la situazione si fa sempre più complicata.

Dall’attacco alla difesa: i numeri della crisi

Nelle ultime gare inoltre la Juventus fa sempre più fatica a segnare: sono solo tre le reti messe a segno dalla Vecchia Signora e tranne un Vlahovic in un buon momento tutta la squadra fa fatica a segnare. Anche la difesa sta iniziando a cedere con i cinque gol subiti nelle ultime quattro uscite a causa di prestazioni non all’altezza come quelle di Alex Sandro nelle gare contro Empoli e Udinese.

L’ottimo periodo di forma tra dicembre e gennaio aveva illuso tutti i tifosi bianconeri che non volevano accontentarsi di un semplice ritorno in Champions League. Le cause di questo crollo possono essere molteplici: dalle motivazioni tattiche al calo di forma di alcuni giocatori come Rabiot, Locatelli e Kostic, ma non solo.

Juventus, regna l’incertezza sul futuro di Allegri

Uno dei motivi del crollo dell’entusiasmo di tutto l’ambiente bianconero può essere l’incertezza sul futuro di Massimiliano Allegri. L’allenatore livornese sembrava vicino a un nuovo rinnovo ma ora il suo futuro a Torino sembra essere di nuovo in bilico. Le parole di Cristiano Giuntoli di qualche giorno fa lasciavano ancora intendere grossa fiducia all’ex Milan ma nulla è ancora certo e con il contratto in scadenza nel 2025 i prossimi mesi possono essere decisivi per una nuova conferma sulla panchina bianconera.

L’opinione della tifoseria è da tempo spaccata, da una parte c’è molta riconoscenza nei confronti dell’allenatore per via dei suoi successi passati e su come sia riuscito a gestire la crisi societaria della scorsa stagione. Dall’altra parte invece molti sostenitori chiedono un cambio di rotta a livello tattico, provando a puntare su un profilo giovane che preferisca un calcio maggiormente offensivo e propositivo come Thiago Motta.

Juventus, arrivano pochi gol dal centrocampo

Uno dei problemi storici degli ultimi anni in casa Juventus è quello che riguarda il centrocampo. Dopo gli anni di Pirlo, Marchisio, Vidal e Pogba i bianconeri hanno sempre fatto fatica colmare il loro vuoto. Mai come questa annata la metà campo sta incidendo poco in fase di costruzione e realizzativa. Il centrocampista con più reti è Rabiot (4) mentre Locatelli, Mckennie e Miretti insieme fanno quota solo tre gol. Dei dati desolanti che testimoniano lo scarso apporto del reparto rispetto ai numeri degli anni degli scudetti.

Una possibile soluzione per Allegri nelle prossime gare potrebbe essere il neoarrivato Alcaraz che nei minuti da subentrato contro l’Hellas Verona ha ben figurato. Il classe 2002 argentino è al momento un oggetto misterioso in casa bianconera e per essere riscattato dal Southampton la Juventus dovrà sborsare 49,5 milioni di euro. Sulle corsie invece se da una parte Cambiaso continua a convincere c’è da segnalare il calo di prestazioni di Kostic rispetto alla scorsa stagione e il sempre meno minutaggio concesso a Weah.