L’occhio pigro, noto anche come ambliopia, è una condizione visiva che si verifica quando l’occhio e il cervello non lavorano insieme in modo efficace.

Questo porta a una visione ridotta in uno degli occhi, anche se non vi è alcuna anomalia strutturale oculare evidente. I sintomi dell’occhio pigro possono includere visione offuscata, difficoltà a percepire la profondità e affaticamento oculare.

Le cause possono variare, ma spesso includono squilibri nella visione binoculare durante l’infanzia, come un occhio che è significativamente più debole o che devia.

Con una diagnosi precoce e il trattamento adeguato, è possibile migliorare la vista e ridurre i sintomi associati all’occhio pigro.

Cosa vuol dire avere l’occhio pigro

L’occhio pigro, o ambliopia, è una condizione caratterizzata da una riduzione della vista causata da un ritardo nello sviluppo della funzione visiva durante l’infanzia.

Questa condizione può interessare uno o entrambi gli occhi e tende a persistere fino all’età adulta. Tuttavia, il recupero è più probabile durante l’infanzia, con una finestra critica tra i 9 e i 12 anni in cui il trattamento può portare a un recupero quasi completo della vista.

Se non trattata durante questa fase, l’ambliopia può diventare irreversibile.

Quali sono le cause dell’occhio pigro

L’occhio pigro si verifica quando c’è un disturbo nel normale sviluppo della vista durante l’infanzia. Questa condizione può essere causata da diversi fattori, tra cui lo strabismo, una condizione in cui gli occhi non sono allineati correttamente.

Inoltre, può verificarsi quando un occhio non si focalizza correttamente rispetto all’altro a causa di miopia, ipermetropia o astigmatismo.

Questo squilibrio nella messa a fuoco può portare all’uso prevalente dell’occhio con una visione migliore, causando pigrizia nell’altro occhio.

Anche la cataratta congenita o altri fattori che ostacolano la messa a fuoco chiara possono contribuire allo sviluppo dell’ambliopia durante l’infanzia.

Quali sono i sintomi dell’occhio pigro

Spesso l’occhio pigro può passare inosservato perché non ci sono segni evidenti di anomalie visive, specialmente se il bambino non mostra segni evidenti di strabismo.

Tuttavia, ci sono alcuni segnali che potrebbero indicare un problema, come il bambino che chiude un occhio quando guarda, sbatte le palpebre frequentemente o sembra avere difficoltà a focalizzare.

Se noti uno di questi comportamenti, potrebbe essere un segnale che il bambino ha una visione offuscata ed è il caso che venga fatta una valutazione da parte di un oculista pediatrico.

Prestare attenzione a tali segnali è importante per intervenire precocemente e trattare eventuali problemi visivi dovuti all’occhio pigro.

Come si cura l’occhio pigro

Il trattamento dell’ambliopia è focalizzato sull’uso dell’occhio con capacità visiva ridotta.

Spesso, questo coinvolge coprire l’occhio più forte con un cerotto per alcune settimane o mesi, mentre possono essere prescritti occhiali per correggere la visione offuscata o lo squilibrio della messa a fuoco.

Anche gli esercizi visivi sono parte integrante di questo trattamento per migliorare i risultati.

A volte l’occhio pigro può essere trattato senza dover chiudere completamente l’occhio forte, utilizzando invece farmaci che offuscano la vista, costringendo così il bambino a utilizzare l’occhio pigro per mettere a fuoco correttamente.

Quando si verificano strabismo o anomalie associate alla cataratta, la decisione sul trattamento medico o chirurgico per correggere l’ambliopia dipende dal paziente.

Tuttavia se l’occhio pigro non viene trattato, potrebbero verificarsi cambiamenti gravi come un difetto visivo irreversibile, la percezione della profondità può essere notevolmente ridotta e l’occhio dominante può subire una grave compromissione della vista senza possibilità di miglioramento.

Nei casi di ambliopia, il ruolo dei genitori è cruciale nell’assicurarsi che il bambino segua il trattamento prescritto per ottenere i migliori risultati possibili.

Per quanto riguarda il trattamento dell’ambliopia negli adulti, è importante sottolineare che la condizione è preferibilmente trattata durante l’infanzia, ma può essere efficacemente affrontata anche negli adulti, sebbene con meno successo rispetto ai bambini.

Consultare uno specialista degli occhi è fondamentale per determinare il trattamento appropriato e valutare le possibilità di successo.