Prima l’attacco sui legami con la Russia e sulle condoglianze per la morte di Alexei Navalny, poi la stoccata sul Ponte sullo Stretto. Il fondatore di Azione Calenda attacca il segretario della Lega Salvini in radio e sui social. Ora il Carroccio minaccia la querela.
Calenda sulla Lega dopo la morte di Navalny: “Partito ancora legato a Putin”
“Matteo Salvini non ha ritenuto di dire una parola sull’assassinio di Navalny” lo dice Calenda sui social questa mattina. Secondo il segretario di Azione, il legame con Putin e la Lega resta molto forte e questo potrebbe essere “uno dei grandi problemi” dopo le elezioni europee che avranno un impatto sul governo:
“Matteo Salvini non ha ritenuto di dire una parola sull’assassinio di Navalny. Il legame con Putin e il suo partito rimane forte. E questo sarà uno dei grandi problemi dopo le elezioni europee che inciderà sulla tenuta del governo”
Un problema che non riguarda solo Salvini, a detta di Calenda, ma anche il leader pentastellato Conte per il campo largo.
Un attacco alla Lega che non si ferma ai social e prosegue su Radio24 nel corso della trasmissione ‘Amici Nemici’. Secondo il leader di Azione il Ponte sullo Stretto è solo ‘uno spot elettorale che paghiamo qualche miliardo d’euro a Salvini’ e non sarà mai realizzato.
La Lega risponde: “Quereliamo Calenda”
Il Carroccio non ci sta. Le accuse di Calenda non sono passate inosservate e la Lega in una nota ha detto che il leader di Azione “mente o non sa di cosa parla“. Il partito di Salvini ha comunicato che ieri è stato espresso il cordoglio per la morte di Navalny e che Calenda sarà querelato per le sue affermazioni.