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Guerra a Gaza, Hamas: accordo solo con fine conflitto e ritiro truppe. Unrwa: “Campagna di Israele per distruggerci”

In condizioni umanitarie sempre più gravi, i palestinesi sono in fuga dalla città di Rafah, al confine con l’Egitto, verso il centro della Striscia di Gaza. Ieri 16 febbraio il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz aveva dichiarato che, se gli ostaggi non saranno restituiti, la guerra verrà estesa proprio fino a Rafah.

Intanto la vicepresidente statunitense, Kamala Harris, ha avuto un colloquio con il presidente israeliano Herzog sul futuro di Gaza dopo la fine del conflitto.

Londra, dodici arresti dopo manifestazioni pro Palestina

22:42

Anche a Londra si sono verificate delle mobilitazioni filo-palestinesi. Nella giornata di oggi 17 febbraio 2024 la polizia inglese ha effettuato dodici arresti, indagati per i presunti reati di incitamento all’odio razziale e aggressione. I manifestanti si sono riuniti a Park Lane, chiedendo un cessate il fuoco per Gaza.

 

Il premier palestinese Shtayyeh incontra il Presidente sudafricano Ramaphosa in Etiopia

20:57

Il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh, ha avuto un incontro con il Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. I due leader si sono visti oggi 17 febbraio 2024 ad Addis Abeba, capitale dell’Etiopia, dove si è tenuto il vertice dell’Unione africana. Il premier palestinese ha espresso il proprio apprezzamento nei confronti del Sudafrica, che ha presentato l’accusa di genocidio contro Israele in sede ONU.

 

Netanyahu: “Le elezioni si terranno tra qualche anno”

20:35

Benjamin Netanyahu allontana la possibilità di nuove elezioni in Israele. Il premier infatti ha affermato che la tornata elettorale si terrà soltanto fra qualche anno e non nel breve periodo, come richiesto da centinaia di manifestanti.

Israele, centinaia di persone protestano sotto la residenza del Presidente

20:13

Centinaia di persone stanno manifestando di fronte la residenza del Presidente israeliano a Gerusalemme. I manifestanti chiedono elezioni immediate e un accordo per il rilascio degli ostaggi. La mobilitazione è stata convocata dopo che il premier Netanyahu ha deciso di non inviare una delegazione a Il Cairo per dei negoziati. I manifestanti però intendono spostarsi verso la residenza dello stesso primo ministro. A riferirlo è Sky.

 

Netanyahu: “Israele combatterà fino alla vittoria”

19:57

Benjamin Netanyahu,  premier israeliano, ha affermato che Israele combatterà fino alla vittoria completa. Tutto ciò dunque includerà anche l’azione a Rafah, dopo aver consentito ai civili di evacuare le zone di combattimento e recarsi in aree più sicure.

Netanyahu: “Le richieste per un cessate il fuoco di Hamas sono folli”

19:35

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che probabilmente sarà necessaria un’operazione a Nord, riferendosi allo scontro con Hezbollah in Libano. Successivamente il leader israeliano ha affermato che le richieste per un cessate il fuoco di Hamas sono folli e che Israele non può accettarle.

 

Herzog a Blinken, priorità ostaggi e sicurezza Israele

18:46

Il Presidente israeliano, Isaac Herzog, ha elogiato, nell’incontro con Antony Blinken, il sostegno degli Stati Uniti a Israele “in questi momenti terribili” e ha affermato che riportare indietro gli ostaggi “è la nostra massima priorità”.
Herzog ha anche affrontato le parole di Blinken sulle “opportunità”. “Ho sentito le tue osservazioni oggi e penso di trovarle molto interessanti. Penso che ci siano opportunità; necessitano di essere studiate approfonditamente. Tuttavia, prima di tutto, la sicurezza di Israele deve essere preservata e, per questo, dobbiamo completare il lavoro di indebolimento e sradicamento delle infrastrutture di base di Hamas”

M.O.: Blinken, Israele colga chance normalizzazione Stati arabi

17:50

Israele ha la “straordinaria opportunità” di porre fine a un ciclo di violenza nei mesi a venire e di normalizzare le relazioni con quasi tutti gli stati arabi. Lo ha dichiarato il segretario di stato americano, Antony Blinken, alla Conferenza di Monaco.

Inoltre gli sforzi in corso per riformare l’Autorità nazionale palestinese potrebbero aiutarla a diventare il miglior partner dello stato ebraico, ha sottolineato Blinken. Il segretario di stato americano ha spiegato che “ci sono fatti nuovi che prima non c’erano. Cominciando da quello che virtualmente ogni paese arabo adesso vuole in linea generale integrare Israele nella regione, normalizzare le relazioni se non lo  hanno già fatto, per offrire garanzie e impegni per la sicurezza così che Israele possa sentirsi più protetto e più sicuro”.

L’Anp è l’interlocutore che, questo l’obiettivo della diplomazia, può essere “più efficace a rappresentare gli interessi del popolo palestinese e sarebbe un partner migliore per Israele in questo futuro”. A condizione che si realizzi anche “l’imperativo di procedere a uno stato palestinese, uno stato che garantisca anche la sicurezza di Israele”.

Blinken ha incontrato a Monaco il presidente israeliano,  Isaac Herzog, ribadendo le “genuine opportunità” di un futuro più sicuro per israeliani e palestinesi, ma ha ribadito che Israele deve “completare il lavoro di indebolire e sradicare l’infrastruttura basica di Hamas”.

M.O.: sit-in davanti alla sede Rai a Palermo

16:22

Una folla di persone ha manifestato davanti la sede Rai di Palermo. I manifestanti hanno chiesto “l’immediata interruzione da parte del governo italiano dei rapporti diplomatici, militari e commerciali con il governo Netanyahu a causa dell’aggressione in atto a Gaza, l’nterruzione della partecipazione italiana alla missione militare nel Mar Rosso e la utela della libertà di stampa e del diritto al di dissenso all’interno dei media italiani”.

Sabato prossimo è in programma un’altra manifestazione che partirà da piazza Guadagna alle 17 per raggiungere la sede della Leonardo Spa.

“Il presidio alla sede Rai di Palermo – ha affermato Frank Ferlisi Segretario Federale Rifondazione Comunista Palermo – è stata una scelta corretta in quanto, in questi mesi il servizio pubblico ha espresso una posizione unilaterale e parziale sulla guerra e su altro ancora. Il che costituisce un tradimento del servizio pubblico in quanto tale. E gli episodi recenti lo rivelano con estrema chiarezza. Anche i servizi sulla strage di operai di Firenze alle cui famiglie esprimiamo la nostra calda e sincera solidarietà, è passata con le solite dichiarazioni artefatte copia di quanto detto in tristi episodi precedenti. La Rai è di tutti e non della destra di Governo”.

Hamas, per tregua cessate fuoco e ritiro Israele

14:35

Il leader palestinese di Hamas, Ismaïl Haniyeh, ha ribadito che il movimento chiede un cessate il fuoco e il ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza, come parte fondamentale dei negoziati in corso per una tregua.

In una dichiarazione ha anche aggiunto che gli sfollati del nord della Striscia di Gaza dovrebbero poter ritornare lì, chiedendo il rilascio dei prigionieri di Hamas condannati a lunghe pene in Israele.

Tajani: “Stop carneficina, vogliamo la pace”

14:30

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, al termine della riunione dei ministri degli Esteri del G7– da lui presieduta a Monaco di Baviera- ha dichiarato che è necessaria ‘una strategia a lungo termine per la soluzione del conflitto israelo-palestinese. L’ unica soluzione ‘due popoli due Stati’.

Lavoriamo insieme al G7. E questo deve portare a mutuo riconoscimento dell’indipendenza dei due Paesi, perché solo così si risolve la questione. Non si può pensare solo alla crisi attuale, si tratta di pianificare strategia a lungo termine. L’unica soluzione è due popoli e due Stati, c’è chi non lo vuole ma noi vogliamo la pace, la fine di questa carneficina che ha portato la morte di migliaia di persone, israeliane e palestinesi, deve finire. Ho visto scene inimmaginabili. Scene che hanno profondamente ferito il mondo a conferma che Hamas è una organizzazione terroristica criminale, che ha la responsabilità di ciò che è accaduto. Detto ciò, diciamo che è il momento di sospendere gli scontri. Fin dal primo momento abbiamo detto a Israele, reazione proporzionata. Se non lo è più, non è più condivisibile

ha affermato il capo della Farnesina.

La soluzione politica che noi prospettiamo è quella dei ‘due popoli e due Stati’: l’indipendenza e la sicurezza di Israele ma anche una prospettiva per il popolo palestinese, al quale non si può negare questa prospettiva perché altrimenti si giustificherebbe un’adesione ad Hamas e questo vogliamo che non accada, anzi vogliamo l’esatto contrario

ha ribadito.

 

Tajani: G7 chiede stop a ostilità per ostaggi e aiuti

Chiediamo l’immediata liberazione degli ostaggi, lavoriamo per de-escalation e chiediamo la sospensione dei combattimenti sia per garantire la liberazione degli ostaggi sia per far arrivare aiuti ai civili che sono vittime di Hamas.

Queste le parole del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Puntiamo alla protezione di tutti i cittadini, della popolazione civile, soprattutto donne e bambini

ha poi aggiunto.

Unrwa, Israele conduce una campagna per distruggerci

13:50

Philippe Lazzarini, capo dell’Agenzia Onu per i rifugiati, ha dichiarato in un’intervista al gruppo giornalistico svizzero Tamedia che Israele sta portando avanti “una campagna estesa e concertata volta a distruggere Unrwa“.

È un obiettivo politico a lungo termine nella convinzione che se l’agenzia umanitaria venisse abolita, lo status dei rifugiati palestinesi sarebbe risolto una volta per tutte. E con esso, il diritto al ritorno. Dietro questo c’è un obiettivo politico molto più ampio. Basta guardare il numero di azioni che il governo israeliano sta intraprendendo contro l’Unrwa

ha dichiarato. Lazzarini fa riferimento alle misure del Parlamento israeliano, alle iniziative per rimuovere l’esenzione Iva dell’agenzia e all’ordine agli appaltatori del porto israeliano di Ashdod di smettere di gestire alcune consegne di cibo per l’agenzia.

Israele ha accusato almeno 12 membri dello staff dell’Unrwa- poi licenziati- di aver preso parte direttamente ai massacri di Hamas del 7 ottobre e almeno altri 30 di aver fornito assistenza. Inoltre migliaia di operatori sono ritenuti affiliati ad organizzazioni terroristiche.

L’agenzia ha aperto un’indagine interna, mentre diversi Paesi donatori hanno sospeso i finanziamenti. Israele ha invitato Lazzarini a dimettersi. Le forze armate hanno scoperto un tunnel di Hamas che ospita un importante centro server sotto il quartier generale dell’Unrwa a Gaza City.

Idf: identificato e ucciso autore lancio razzo su Ashkelon

13:00

Le forze armate israeliane hanno ucciso il miliziano di Hamas che oggi, 17 febbraio, ha lanciato da Gaza un razzo in direzione di Ashkelon.

Il missile è stato sparato da Gaza City ed è stato intercettato da Iron Dome. In appena trenta minuti i militari lo hanno individuato e ordinato un attacco aereo in cui è morto.

Appello dei gruppi umanitari: attacco a Rafah sarebbe catastrofico

Oxfam, Amnesty International, ActionAid, War Child, Consiglio danese per i rifugiati e Handicap International hanno lanciato un appello congiunto, avvertendo delle conseguenze “catastrofiche” di un’offensiva di terra israeliana a Rafah. Qui si trovano un milione e mezzo di palestinesi.

Siamo sconvolti dagli strazianti sviluppi a Rafah, l’area più popolosa di Gaza, dove 1,5 milioni di persone si sono rifugiate come ultima risorsa, tra cui oltre mezzo milione di bambini. Se Israele lanciasse l’offensiva di terra proposta, altre migliaia di civili verrebbero uccisi e l’attuale flusso di aiuti umanitari rischierebbe di interrompersi completamente. Se questo piano militare non verrà fermato immediatamente, le conseguenze saranno catastrofiche

si legge nella dichiarazione ripresa dal Guardian.

rafah gaza

Haniyeh: “Colpa Israele per mancanza progressi su ostaggi”

12:00

Il leader dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha affermato che è “colpa di Israele” se non ci sono progressi nei negoziati per raggiungere il cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi.

Il Movimento islamico, ha poi evidenziato,

non accetterà nient’altro che una completa cessazione dell’aggressione, il ritiro delle forze armate da Gaza e la revoca dell’ingiusto assedio.

Israele dovrà inoltre liberare tutti i prigionieri palestinesi, condannati a lunghe pene.

Hamas: bilancio a 28.858 morti a Gaza

11:20

Il ministero della Salute a Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che il bilancio dei morti, dall’inizio della guerra, è arrivato a quota 28.858.

Iran svela nuovi sistema di difesa aerea

11:15

L’Iran ha svelato dei nuovi sistemi di difesa armamenti, tra cui il sistema missilistico Arman e il sistema di difesa aerea a bassa quota Azarakhsh. il primo può affrontare sei bersagli in simultanea, a una distanza compresa tra 120 e 180 chilometri. Mentre il secondo può identificare e distruggere bersagli fino a una distanza di 50 chilometri.

Lo ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Irna: i due sistemi, montati su veicoli, sono stati presentati in pubblico durante una cerimonia, alla presenza del ministro della Difesa Mohammad Reza Ashtiani.

 

Scholz: “Gaza può contare su Ue e Usa”

10:00

Il popolo di Gaza “può contare sull’Ue e sugli Stati Uniti”. Queste le parole del cancelliere tedesco Olaf Scholz, alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, ribadendo il sostegno della Germania a una soluzione a due Stati.

Scholz ha inoltre aggiunto che “gli aiuti umanitari devono raggiungere Gaza”, esortando Israele ad “agire in conformità con il diritto internazionale”.

 

scholz gaza

 

Suonano sirene ad Ashkelon, intercettato un missile

9:58

Le sirene sono risuonate nella zona di Ashkelon, in Israele, a nord della Striscia di Gaza. Un missile è stato intercettato, come riferito dal Municipio.

Non sono stati registrati feriti, né danni.

Israele, nella notte bombardata Siria in risposta a razzi

9:35

Nella notte le forze israeliane hanno bombardato alcuni siti in Siria, in risposta a razzi lanciati verso le alture di Golan.

I raid aerei, come comunicato dall’esercito, hanno anche colpito un deposito di munizioni dell’esercito siriano nella zona di Mahajjah.

Idf: arrestati “100 sospetti terroristi” in ospedale Nasser

8:40

Le forze armate israeliane stanno portando avanti “un’operazione precisa e limitata” all’interno dell’ospedale Nasser a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. I militari hanno fatto sapere di aver arrestato “più di 100 sospetti terroristi” e di averne uccisi alcuni intorno alla struttura.

Sempre nell’area di Khan Younis, le truppe israeliane hanno fatto irruzione in diversi complessi, trovando armi tra cui ordigni esplosivi, granate e anche fucili Kalashnikov.

 

esercito khan younis

 

Wsj,:Usa pronti a inviare nuove armi a Israele

7:39

L’amministrazione USA si starebbe preparando a inviare bombe e altre armi a Israele: un pacchetto del valore di decine di milioni di dollari. E questo nonostante si stiano facendo pressioni sullo Stato ebraico per un cessate il fuoco a Gaza.

A riferirlo è il Wall Street Journal, citando fonti interne  secondo le quali la proposta è ancora in fase di revisione e potrebbe cambiare, prima di essere inviata ai capi delle commissioni del Congresso per l’approvazione.

Secondo una valutazione dell’ambasciata Usa a Gerusalemme, l’accordo non solleva preoccupazioni sui diritti umani.

Colloquio tra Herzog e Harris su futuro Gaza post-bellica

5:15

Il futuro di Gaza dopo la fine della guerra è stato al centro di un colloquio tra la vicepresidente statunitense, Kamala Harris, e il presidente israeliano Herzog a margine del vertice di Monaco sulla sicurezza.

Gli ho ribadito il nostro impegno a riportare a casa gli ostaggi tenuti da Hamas e a garantire la sicurezza di Israele. Abbiamo discusso degli sforzi per ottenere una pausa prolungata nei combattimenti, dell’importanza di aumentare l’assistenza umanitaria e della continua pianificazione per la Gaza post-bellica

ha scritto Harris su X.

La vicepresidente ha anche incontrato il primo ministro iracheno Al-Sudani: gli ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti a sostenere il Paese per il raggiungimento di un futuro sicuro e stabile, confermando la partnership  e il reciproco interesse per un Medio Oriente prospero.

 

Onu, in corso esodo sfollati da Rafah verso centro di Gaza

4:50

I palestinesi stanno scappando dalla città di Rafah, nel sud di Gaza, verso le aree centrali intorno a Deir al-Balah. Lo affermano funzionari delle Nazioni Unite citate dal Times of Israel.

Secondo il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric

a Rafah, le condizioni umanitarie sono diventate sempre più gravi, con continue segnalazioni di persone che fermano i camion degli aiuti.

Dujarric sostiene che, in tutta la Striscia, la consegna degli aiuti è ostacolata dalle frequenti chiusure delle frontiere, dalle restrizioni sull’importazione di merci, dai danni alle infrastrutture nonché dalla situazione della sicurezza.