Un anno difficile per i lavoratori che hanno visto sfumare la pensione INPS con Quota 41 per tutti; se non altro, nel contesto attuale la misura è in vigore con limiti decisamente avversi per i lavoratori. Passato il malumore, non restano che i requisiti della misura Quota 41 precoci. Se non altro, perché per alcune categorie di lavoratori l’accesso alla pensione anticipata con 41 anni di versamenti, a prescindere dall’età, sarà garantita fino al 2026. Vediamo insieme quali sono i requisiti della misura Quota 41 per il 2024.

INPS, Pensione con Quota 41

Sul fronte previdenziale, il passo in avanti non c’è stato. Il governo italiano non ha proposto nuovi interventi pensionistici volti a garantire di soddisfare le esigenze dei lavoratori, ma hanno prevalso le ragioni di cassa.

Di sicuro, i problemi dei lavoratori sono stati evitati; pertanto, sono stati modificati i requisiti per l’accesso alle principali misure previdenziali per il 2024, come ad esempio Quota 103, Ape sociale e Opzione donna. Per quanto riguarda la misura Quota 41 precoci, sono state introdotte nuove finestre d’uscita.

Nello specifico, come riportato da pensionioggi.it, per i lavoratori che perfezionano il requisito contributivo pari ad almeno 41 anni di versamenti effettivi dal 1° gennaio 2019, si applica una finestra mobile di tre mesi.

Per i lavoratori con una rendita pensionistica a carico dell’ex casse di previdenza amministrate dal Tesoro (CPDEL, CPS, CPI e CPUG), si applicano le disposizioni normative contenute nell’articolo 1, co. 162 della legge n. 213/2023, che prevedono un ulteriore allungamento della finestra mobile nelle seguenti modalità:

  • 4 mesi se il requisito contributivo viene maturato tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025;
  • 5 mesi se il requisito contributivo viene maturato tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2026;
  • 7 mesi se il requisito contributivo viene maturato tra il 1° gennaio 2027 e il 31 dicembre 2027;
  • 9 mesi se il requisito contributivo viene maturato a partire dal 1° gennaio 2028.

Come funziona

 Conformemente alle spiegazioni fornite dall’INPS, il diritto alla pensione anticipata Quota 41 (41 anni di contributi) spetta ai lavoratori precoci che possono far valere 12 mesi di contribuzione effettiva prima dei diciannove anni di età, e appartengono a una delle categorie di maggior tutela previste dalla legge e soddisfano i requisiti per l’accesso alla misura, entro il 31 dicembre 2026.

A chi spetta

Possono accedere al pensionamento anticipato i lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, alle forme sostitutive o esclusive della medesima, in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, che vantano 12 mesi di contribuzione effettiva antecedenti al 19° anno di età. Tuttavia, per soddisfare tutti i requisiti, è necessario appartenere a una delle condizioni di seguito riportate:

  • stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7, legge 15 luglio 1966, n. 604 e conclusione integrale della prestazione per la disoccupazione da almeno tre mesi;
  • invalidità superiore o uguale al 74% accertata dalle competenti commissioni mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile;
  • assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104, ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti;
  • hanno svolto attività particolarmente faticose e pesanti ai sensi del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67 (attività usurante di cui al decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 19 maggio 1999, addetti alla linea catena, lavoratori notturni, conducenti di veicoli di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti al trasporto collettivo);
  • sono ricompresi tra le categorie di lavoratori dipendenti di seguito elencate e hanno svolto l’attività lavorativa cd. gravosa per almeno sette anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa, ovvero, per almeno sei anni negli ultimi sette anni di attività lavorativa gravosa.

Quali sono i lavoratori gravosi per Quota 41?

Possono accedere alla misura i lavoratori gravosi che rientrano nell’elenco di seguito riportato:

  • operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e di pellicce;
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  • facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
  • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
  • operatori ecologici ed altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
  • operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
  • pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
  • lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del d.lgs.67/2011;
  • marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.

Come e quando presentare la domanda per la pensione INPS con Quota 41

 Gli interessati che soddisfano i requisiti sopra indicati possono presentare la domanda preliminare di pensionamento per la verifica dei criteri di accesso alla misura entro il 1° marzo 2024 (istanza tempestiva). In alternativa, è possibile presentare la richiesta tra il 2 marzo e il 30 novembre 2024 (istanza tardiva).

La domanda può essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato alla pensione anticipata precoci o tramite il Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile. È possibile avvalersi dei servizi di patronato e intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.