ATP Rotterdam, Raonic si ritira e Sinner vola in semifinale. – Jannik Sinner vola in semifinale all’ATP 500 di Rotterdam, in Olanda. Lo fa con pochissimo sforzo, visto che Milos Raonic – suo avversario canadese – si è ritirato a inizio secondo set. L’italiano aveva vinto il primo set per 7-6, ma nel secondo Raonic ha dovuto lasciare per problemi fisici. Sono infatti diversi gli infortuni per il 33enne canadese negli ultimi anni. Adesso Jannik Sinner incontrerà Tallon Griekspoor, che al primo turno aveva eliminato Musetti e che oggi ha battuto Ruusuvuori in maniera abbastanza agevole.
Nell’altra semifinale si affronteranno invece Grigor Dimitrov, che ha battuto Shevchenko per 2-1 e Alex De Minaur, che in una lunga battaglia ha sconfitto per 2-1 Andrey Rublev. Di seguito il racconto del match di Jannik Sinner contro Milos Raonic.
ATP Rotterdam, Raonic si ritira e Sinner va in semifinale
Dopo la vittoria contro Gael Monfils agli ottavi, Jannik Sinner vince anche i quarti di finale contro Milos Raonic e vola in semifinale. Con questa vittoria, Sinner avvicina il terzo posto nel ranking ATP dopo la rinuncia di Daniil Medvedev a Doha. L’italiano ha infatti vinto a causa del ritiro di Milos Raonic a inizio secondo tempo. 7-6, 1-1 e ritiro in poco più di un’ora. Questo il risultato finale in favore del tennista altoatesino contro il canadese.
Nel primo set è stata una sfida tiratissima. I due infatti partono bene al servizio e non rischiano nulla, fino al quinto game, quando Raonic perde il game di battuta a 15. Sinner però ha un passaggio a vuoto e nel game successivo restituisce il break, con Raonic che strappa il serbizio a 30. Da lì i due tengono in maniera abbastanza agevole i propri turni di battuta tranne nel decimo game, quando Sinner annulla due set point consecutivi. Al tie break è l’italiano a trionfare per 7-4 in 56 minuti di gioco dopo aver strappato un minibreak nel quinto punto. Nel secondo set i due tengono un game a testa, ma al termine del secondo gioco Raonic si ritira per problemi fisici. Gli ennesimi negli ultimi anni.
Se batte Griekspoor sarà numero 3 del mondo
Una semifinale che per Jannik Sinner non significa soltanto una sfida che può garantirgli un’altra finale nel 2024. Sarà un match particolare e dal sapore speciale per Sinner. Se infatti l’altoatesino dovesse vincere il match contro Tallon Griekspoor, diventerebbe il primo italiano della storia a salire al numero 3 del ranking mondiale ATP. Fino a qualche giorno fa, infatti, Sinner avrebbe dovuto vincere il torneo di Rotterdam per scavalcare Daniil Medvedev, mentre dopo il ritiro da Doha del russo, gli basterà raggiungere la finale per superarlo e diventare l’italiano con il ranking più alto della storia.
Le parole di Jannik Sinner
Soddisfatto della vittoria, ma già proiettato alla semifinale di domani, Jannik Sinner è poi intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare del match appena disputato e delle sensazioni avute nel primo set. L’altoatesino, inoltre, ha parlato anche della possibilità di arrivare al terzo posto nel ranking ATP vincendo contro Tallon Griekspoor in semifinale. Di seguito le sue parole.
Primo set molto complicato, sapevo che mentalmente sarebbe stato complicato. Con Raonic non è mai una partita normale perché lui serve benissimo. Avevo strappato il break e l’ho riperso, ma ho portato a casa il primo set con la mentalità giusta. Ero in difficoltà, ma è stata un’ottima lezione. Spero di rigiocare contro di lui perché queste partite mi servono per maturare. La semifinale sarà diversa, è una partita importante e spero di poter fare meglio le cose. Vediamo come va. Contro Griekspoor è difficile perché lui qui gioca sempre molto meglio. Credo che lui sia migliorato, è maturato. Non vedo l’ora di vedere come affronto queste partite. Questo è un torneo importante per me, spero di giocare più libero certi momenti. Sono contento di essere in semifinale. Spero di ritrovare il mio livello in campo. So che se vinco vado numero 3 al mondo, ma onestamente non ci sto pensando. Il lavoro da fare è ancora da fare. Se meriterò di essere numero 3 bene, in caso contrario rimarrò numero 4. L’importante è crederci.