Per la morte di Navalny si creano presidi di protesta a Milano e Napoli, i centri delle due città italiane si riempiono di candele, fiori e cartelloni contro Putin, in segno di solidarietà e vicinanza al dissidente russo morto in prigione il 16 febbraio 2024.

Morte Navalny: presidi di protesta a Milano

Sono oltre cinquanta le persone appartenenti alla comunità “Russi liberi” che si sono radunate spontaneamente e hanno deciso di protestare in modo pacifico in piazza Mercanti a Milano, zona centrale del capoluogo lombardo, dopo la notizia della morte di Alexey Navalny, il principale oppositore politico di Vladimir Putin.

Tra i numerosi cartelli esposti in occasione del presidio, spuntano quelli con scritto: “Europa svegliati, Putin assassino”, “Russia senza Putin”, “Putin all’Aja” e “Navalny Grazie per non esserti arreso”. Questi sono alcuni degli slogan riportati sui cartellini esposti dai partecipanti alla protesta in segno di solidarietà al dissidente scomparso il 16 febbraio 2024 mentre si trovava ancora in prigione.

Presidi di protesta in centro a Napoli

Presidi di protesta dopo la notizia della morte del dissidente russo Alexei Navalny, imprigionato in un carcere a 250 chilometri da Mosca, sono stati organizzati anche a Napoli. Una mobilitazione spontanea di cittadini russi e alcune decine di giovani ha preso vita nel capoluogo partenopeo, ricordando Alexei Navalny.

“Alexei ucciso ma non piegato. Ucciso da Putin”;“ Gli uomini passano le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini” riportano diversi cartelli apposti sui cancelli che circondano la statua di Dante, nella piazza di Napoli.

Candele e fiori a terra sono stati apposti a terra, per celebrarne la memoria. Tra i vari manifesti, anche una foto dell’oppositore del capo del Cremlino, con la scritta rossa “Putin killed Navalny”. 

Una ragazza in piazza interviene durante il presidio e a gran voce dice:

“Da Napoli vogliamo mandare un messaggio – afferma Victoria – perché dopo due anni di guerra ci sono ancora molte persone che flirtano con Putin, che pensano che è una brava persona. Ma noi da russi vogliamo dimostrare e dire che noi abbiamo un’esperienza tragica con il nostro governo e siamo stati costretti a fuggire, a scappare via”.

Scopri qui cosa è successo a Roma in occasione del presidio organizzato davanti l’ambasciata russa dopo la notizia della morte di Alexei Navalny.