Stati della domanda di Assegno di inclusione 2024, ecco cosa significano nella procedura di richiesta dell’indennità che ha preso il posto del Reddito di cittadinanza dal 1° gennaio scorso. Lo stato della pratica si può visualizzare sul portale istituzionale dell’Inps facendo l’accesso con le proprie credenziali Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns).
Nel momento in cui si invia la domanda di Assegno di inclusione, la pratica appare nello stato di “Acquisita“. In questo stato l’iter di presentazione della pratica e di sottoscrizione è stato completato. Il sottoscrittore può consultare la domanda inviata e le dichiarazioni fornite sul servizio Adi.
L’accesso è consentito anche a un intermediario mediante il numero di protocollo rilasciato o il Codice fiscale del soggetto che abbia posto la richiesta. Nello stato “Acquisita” la domanda è sottoposta ai controlli istruttori per la verifica del diritto a ricevere l’indennità.
Stati domanda Assegno inclusione, quando la pratica è ‘Acquisita’ o ‘Annullata’
L’Inps ha comunicato gli stati della domanda dell’Assegno di inclusione. Dopo l’invio della pratica, lo stato visualizzabile sul portale dell’Istituto di previdenza è “Acquisita“. Tuttavia, lo stato può essere anche quello di “Acquisita in attesa mod.Com“. In questo stato, la pratica è in attesa della trasmissione del modello Adi-Com Ridotto, che consente all’Inps di acquisire i dati sui redditi percepiti da attività lavorative indicate nell’istanza stessa.
Lo stato può apparire anche come “Annullata“. In questa situazione chi ha inviato domanda (o l’intermediario) ha richiesto l’annullamento della pratica di ottenimento dell’Assegno di inclusione. Questo tipo di stato serve a poter inviare una nuova domanda della prestazione dell’Assegno di inclusione.
Stati domanda Assegno inclusione, le cause di sospensione
La domanda può avere anche lo stato di “Sospesa per accertamento“. In questo caso, la sospensione opera per fare in modo da completare gli accertamenti e le verifiche. Nel dettaglio, gli accertamenti riguardano:
- quelli del Comune per confermare la residenza del soggetto richiedente l’indennità, nel caso in cui l’Inps non abbia sufficienti informazioni nei suoi archivi interni;
- le verifiche sulle discordanze tra l’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) e l’Anagrafica nazionale delle persone residenze (Anpr);
- i controlli sulle condizioni di svantaggio e di inserimento in percorsi di cura e di assistenza presso i servizi sociali e sanitari.
Richiesta Adi 2024, cosa fare se sul sito Inps risulta la sospensione?
Tra gli stati della domanda dell’Assegno di inclusione, si ritrova anche la sospensione in corso di fruizione della prestazione. In tal caso, il versamento dell’indennità risulta interrotto in quanto non risultano più soddisfacenti i requisiti per continuare a fruire dell’Adi. Uno stato di questo tipo consente di conoscere quali siano i dettagli della sospensione cliccando sul simbolo “!”. I dettagli disponibili sono i seguenti:
- avvio di attività di lavoro non comunicata, bisogna presentare AdiCom entro 30 giorni;
- mancata presentazione ai servizi sociali entro 120 giorni;
- mancata presentazione ogni 90 giorni ai servizi sociali;
- mancata presentazione ai centri per l’impiego entro 60 giorni;
- mancata conferma ogni 90 giorni della partecipazione alle attività ai centri per l’impiego;
- avvio rapporto lavoro a termine da uno a sei mesi; pagamento sospeso con possibilità di riattivazione al termine attività di lavoro.
La prestazione può essere sospesa anche per la mancata verifica positiva di alcuni requisiti durante i controlli mensili per situazioni che possono essere sanate.
Domanda Adi in ‘Verificata’, ‘Respinta’, ‘Accolta’, ‘Terminata’, ‘Revocata’ e ‘Decaduta’
Ulteriori stati della domanda di Assegno di inclusione riguardano l’evidenza alla sede (istruttoria), nel caso in cui nella pratica siano presenti difformità od omissioni nella Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) ai fini dell’Isee, utile all’accesso all’Assegno di inclusione.
Nel caso di evidenza alla sede sui rinnovi mensili, sono presenti omissioni o difformità nella Dsu ai fini dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) utile all’accesso all’Assegno di inclusione.
Altri stati della domanda dell’Adi sono:
- “Verificata“, qualora l’istruttoria sia stata completata con esito positivo. In questo stato, il richiedente può procedere con la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale sul Siisl;
- “Respinta“, se l’attività istruttoria è stata completata con esito negativo. Ecco cosa fare in questo caso;
- “Accolta“, se all’esito positivo della pratica ha fatto seguito anche la sottoscrizione del Pad e, quindi, l’Inps può erogare la prestazione dell’Assegno di inclusione;
- “Terminata” se sono conclusi i 18 mesi di fruizione della misura;
- “Revocata“, se la verifica successiva dei requisiti produce l’annullamento della fruizione dell’Adi. Per visualizzare la motivazione si deve selezionare il simbolo “!”. Si può richiedere il riesame.
- “Decaduta” quando vengono meno i requisiti in corso di erogazione della misura. Anche in questo caso, si può visualizzare la motivazione si deve selezionare il simbolo “!”.