Meglio investire in BTp o in BoT se si vuole raggiungere un rendimento pari al 4%? Con l’atteso calo dei tassi di interesse, il rendimento dei bond dovrebbe tornare a calare.
Il mercato obbligazionario per il corrente anno 2024 è più dinamico che mai: i BTp o Buoni del Tesoro Poliennali sono titoli obbligazionari di medio-lungo termine, i BoT sono buoni ordinari del Tesoro che sono adatti a soddisfare le esigenze di investimento dei risparmiatori che hanno un orizzonte temporale breve. I BoT come i CTZ sono obbligazioni senza cedola, il cui rendimento è dato dalla sottrazione tra prezzo di acquisto e quotazione di rivendita. I bond di breve, medio e lungo periodo consentono ai risparmiatori di investire un capitale per ottenere un rendimento sulla somma di denaro investita.
Nel caso in cui un obbligazionista volesse ottenere un rendimento pari al 4% potrebbe investire in BTp o BoT? Scopriamo quali sono i titoli obbligazionari su cui puntare.
Investire in BTp o BoT se si vuole avere un rendimento pari al 4%?
Oltre ai buoni postali ed ai conti deposito, gli investitori sono sempre più attratti dai BoT, dai BTp e dai titoli di stato italiani, comunitari ed extracomunitari. Dopo mesi e mesi di continui rialzi dei tassi di interesse decisi dalla Bce per frenare il rally dell’inflazione, il mercato obbligazionario è sempre più vitale e generoso. I rendimenti sono aumentati vertiginosamente con l’implementazione della politica monetaria restrittiva.
Con l’atteso allentamento monetario previsto per l’estate 2024, gli esperti si attendono un calo dei rendimenti. Dal momento che Lagarde ha sottolineato che i tassi di interesse rimarranno ancora fermi al 4,5%, molti risparmiatori sono ambiziosi e puntano a detenere nel proprio portafoglio investimenti BTp e BoT. Cosa conviene scegliere se si vuole ottenere un rendimento pari a 4 punti percentuali?
Per rispondere a questa domanda è necessario capire quali sono le caratteristiche e le differenze che intercorrono tra i Buoni del Tesoro Poliennali ed i Buoni Ordinari del Tesoro. Prendendo in considerazione il trend dei tassi dei bond statali e delle obbligazioni societarie, si va dal 3,8% del BoT con scadenza fissata al mese di aprile 2024 fino al 5,3 percento del bond Intesa San Paolo.
Investire in BTp
I BTp sono bond emessi dal Tesoro italiano adatti a tutti i risparmiatori che desiderano detenere il titolo nel medio-lungo termine. I BTp vengono emessi con scadenze pari a 3, 5, 7, 10, 20, 30 anni e staccano una cedola con cadenza semestrale o annuale.
Il rendimento dei Buoni del Tesoro Poliennali è dato dalla differenza tra il valore nominale che viene rimborsato alla scadenza del bond ed il prezzo di acquisto. I risparmiatori puntano a detenere i BTp in quanto offrono cedole certe, costanti e garantite dallo Stato italiano. Investire in BTp significa fare affidamento su un flusso cedolare costante nel corso di un anno.
Investire in BoT
I BoT o Buoni Ordinari del Tesoro sono obbligazioni senza cedola o zero coupon bond che sono adatti agli investitori che hanno un orizzonte temporale di investimento breve. Il breve periodo comporta minori rischi e minori rendimenti rispetto agli altri titoli di stato di medio-lungo termine.
Il rendimento dei BoT è dato dalla sottrazione tra il prezzo di acquisto sotto la pari e il valore nominale, che viene rimborsato alla scadenza. Gli zero coupon bond sono poco appetitosi in quanto gli obbligazionisti non possono compensare le minusvalenze.
Investire in BTp o BoT: ecco cosa sapere
Nel caso in cui un obbligazionista voglia rivendere i Btp prima della naturale scadenza del titolo lo può fare. Ovviamente ci sono determinati pro e contro. Il rendimento del Buono del Tesoro Poliennale tende ad aumentare se il bond resta in portafoglio fino alla scadenza naturale. La plusvalenza è assoggettata all’imposta sostitutiva pari a 12,5 punti percentuali.