È prevista per i prossimi giorni una serie di iniziative e assemblee volute fortemente dal sindacato Cisl, a seguito della tragedia di oggi 16 febbraio nel cantiere dell’Esselunga, dovuta al crollo di un muro a Firenze. Prevista anche un’ampia mobilitazione nazionale.
Crollo a Firenze: la Cisl dichiara la mobilitazione nazionale
Un’imponente iniziativa per protestare contro le ingiuste morti sul lavoro e gli infortuni causati dalla mancata vigilanza e rispetto delle norme. Chieste assemblee in uffici, cantieri, fabbriche e luoghi di produzione in tutta Italia.
Ma anche iniziative e un’ampia mobilitazione. Lo annuncia il segretario generale della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori di Via Po, Luigi Sbarra:
La Cisl avvierà nei prossimi giorni un’ampia mobilitazione su tutto il territorio nazionale per alzare l’attenzione su un tema da cui dipende il destino morale ed economico del Paese. La tragedia di Firenze è l’ennesimo evento di una strage che deve finire e che sfregia i più elementari diritti costituzionali. Bisogna fermare la scia di sangue e bisogna farlo ora, ponendo in cima alle priorità la salvaguardia della vita e della salute persone che lavorano
A seguito del gravissimo episodio avvenuto stamane a Firenze, secondo il leader del sindacato, il governo ha l’obbligo e la necessità di riallacciare il prima possibile il confronto con i sindacati e costruire, così, insieme alle associazioni dei datori di lavoro, delle strategie efficaci al contrasto delle morti bianche.
Come spiega Sbarra:
Significa più controlli, più ispezioni e più ispettori sul territorio, più risorse e interventi concreti, banche dati incrociate, rating sociale per le imprese, con una patente a punti che premi le realtà virtuose. E poi un grande investimento sulla prevenzione, formazione e una stretta su sanzioni e repressione
E aggiunge:
Dobbiamo promuovere la cultura della sicurezza, introducendo la materia già nelle scuole dell’obbligo e garantire strumenti di partecipazione più forti, che diano alle rappresentanze dei lavoratori potere e protagonismo nelle scelte delle aziende, in modo da monitorare il rispetto delle norme. Senza sicurezza non c’è dignità del lavoro né possibilità di ripresa