Un messaggio all’amata moglie e un messaggio per denunciare l’ennesimo inasprimento delle misure detentive a suo carico. Gli ultimi due messaggi del dissidente russo Aleksei Navalny sono stati postati il 14 febbraio sul suo profilo X dalla prigione di Kharp, nella regione artica di Yamalo Nenets, una delle colonie penali più dure del sistema carcerario russo. La notizia della sua morte è stata comunicata nella giornata di oggi. Il principale oppositore di Vladimir Putin, stava scontando una condanna a 19 anni.

Morte Navalny, l’ultimo post su X: “Mi hanno appena dato 15 giorni in una cella di punizione”. Messaggio alla moglie per S. Valentino

Il 14 febbraio, due giorni prima di morire, Navalny ha pubblicato due post, uno dedicato alla moglie Julija Borisovna Navalnaja, madre dei suoi due figli per il giorno di San Valentino. Una dichiarazione d’amore per la donna che gli è stata accanto fino alla fine.

“Tesoro, con te tutto è come in una canzone: tra noi ci sono città, luci di aeroporti, tempeste di neve blu e migliaia di chilometri. Ma sento che sei vicino … ogni secondo e ti amo sempre di più”.

 Di ben altro tenore il secondo post che se letto alla luce degli eventi delle ultime ore e del suo decesso pesa come un macigno.

“Mi hanno appena dato 15 giorni in una cella di punizione. Cioè, questa è la quarta cella di punizione in meno di 2 mesi che sono con loro”.

Una denuncia forte delle durissime condizioni carcerare a cui era sottoposto e a cui sono sottoposti i detenuti in Russia.

Un allarme che oggi risuona come un atto d’accusa.