Il bonus anno bisestile riguarda i lavoratori con lo stipendio calcolato a ore. Il 2024 è un anno bisestile, il che permette indirettamente a qualcuno di ricevere un aumento dello stipendio di febbraio. La verità è che l’aumento deve essere calcolato in differenza rispetto al 2023. Vediamo insieme a chi è destinato il bonus bisestile in busta paga.

Bonus anno bisestile in busta paga

 Per alcuni lavoratori, il mese di febbraio sarà più ricco grazie all’aumento della busta paga dovuto al giorno 29 febbraio.

Non è uno scherzo, ma coloro che percepiscono uno stipendio calcolato a ore otterranno più soldi nello stipendio di febbraio.

Almeno per il 2024, non ci sarà il problema dell’anno con il mese di 28 giorni; non si dovranno contare le giornate in meno di lavoro, o quanto meno, rispetto ai mesi di 30 o 31 giorni, la differenza sarà minima, poiché siamo in un anno bisestile. Scopriamo di più.

Come funziona l’aumento dello stipendio a febbraio?

 Definire bonus un anno bisestile è un tantino azzardato anche per i più ferrati nel settore. Tuttavia, è indispensabile considerare che grazie alla presenza di questo piccolo particolare molti lavoratori potranno tirare un sospiro di sollievo, non dovendo confrontarsi con un mese di 28 giorni, ma guadagnando ore di lavoro importanti grazie al 29 febbraio.

Tuttavia, è anche vero che noteranno la differenza coloro che vengono retribuiti con una paga oraria. In questo caso, la remunerazione del lavoratore si basa sulla paga oraria, ovvero sulle ore di lavoro effettivamente svolte e sulle regole previste dal contratto collettivo.

Come si legge su money.it, non si deve escludere che vengano retribuiti anche i giorni di assenza nei limiti previsti dalla normativa vigente. Ciò riguarda le giornate retribuite in presenza delle condizioni legate a ferie, festività o permessi retribuiti.

Come si calcola il bonus anno bisestile?

 Per calcolare l’importo del bonus anno bisestile è necessario prendere come riferimento la retribuzione oraria e moltiplicarla per le ore di lavoro svolte nella giornata lavorativa.

A titolo di esempio: un lavoratore che lavora regolarmente tutti i giorni della settimana, nel mese di gennaio 2023 risulta uno stipendio su 27 giorni con una paga di 10 euro l’ora per 8 ore al giorno, riceve una busta paga pari a circa 2.160 euro (lordi). Lavorando nel 2023 a febbraio su 24 giorni lavorativi, ottiene uno stipendio pari a circa 1.920 euro (lordi). Per tre giorni di lavoro in meno, subisce una perdita dello stipendio di circa 240 euro.

Per il 2024, essendo l’anno bisestile, a febbraio risultano 25 giorni di lavoro; pertanto il lavoratore percepirà circa 2.000 euro in busta paga, che se rapportata allo stesso periodo nel 2023, emerge una differenza in aumento di 80 euro e una differenza di 160 euro rispetto a gennaio 2024.

Bonus anno bisestile in busta paga: ecco come funziona nella paga mensilizzata

 Con la paga mensilizzata, il lavoratore percepisce lo stipendio per l’intero mese di lavoro, indipendentemente dalle ore effettivamente lavorate, ma viene calcolata su una retribuzione fissa.

Per questo motivo, i lavoratori con una paga mensilizzata sono penalizzati, poiché lavorano un giorno in più senza percepire un aumento dello stipendio.

In questi casi, si registra lo svantaggio dell’anno bisestile, ovvero nessuna variazione in busta paga nonostante si lavori un giorno in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A subire l’anno bisestile sono i lavoratori impiegati a stipendio fisso o retribuzione mensilizzata, come ad esempio gli impiegati, i dirigenti o gli intermedi.