“Non mi candido” così Carlo Calenda annuncia che non parteciperà alle prossime elezioni europee in compenso conferma il possibile accordo con Emma Bonino e infine attacca il leader di Italia Viva Matteo Renzi allontanando un eventuale alleanza con il suo partito.

Per le Europee Calenda rivela: “Non mi candido”

Il segretario di Azione, Carlo Calenda, è tornato a parlare delle elezioni europee ammettendo di non volersi candidare, poi durante l’intervista a Omnibus su La7 si sofferma sul possibile accordo con la leader di +Europa Emma Bonino e termina con un duro attacco verso Renzi.

Durante l’ospitata il fondatore di Azione ha risposto ad alcune domande riguardo le elezioni europee che si terranno a giugno 2024. In primis Calenda ha voluto sottolineare la sua futura assenza. Il segretario non si candiderà insieme al partito per sua volontà e sua stessa ammissione. Calenda, però, ci tiene a sottolineare come Azione porterà comunque candidati di prim’ordine:

Azione andrà con dei candidati di primissimo ordine, esperti. Io non vorrei esserci, l’ho detto agli altri leader: ‘per favore, facciamo un passo indietro’, e ho ancora la speranza che sia così. Perché poi non andremo in Europa, è inutile raccontare una palla”.

Calenda ha chiarito diversi punti partendo da un possibile accordo con Emma Bonino. Segue un attacco a Italia Viva e al suo segretario Matteo Renzi accusato di essere pagato da forze straniere:

Il duro attacco di Calenda a Renzi

Il leader di Azione non perde occasione di accusare Renzi e attaccarlo apertamente. Per Calenda resta misteriosa la fonte di guadagno del leader di Italia Viva.

Inoltre sottolinea come il suo comportamento non sia in linea con il codice etico europeo tanto da non poter essere in alcun modo accostato a qualsiasi dossier, e di conseguenza rendere nullo il proprio operato.

Uno scenario a cui Calenda non vorrebbe assistere. Il segretario di Azione, poi, continua il suo sfogo ritornando anche su quanto accaduto nel Terzo Polo ed evidenzia le scelte di Renzi riguardo i voti da parte dei propri senatori:

“Allora noi non possiamo, come liberali, ritenere che i conflitti d’interesse dei liberali non hanno valore mentre i conflitti d’interesse degli altri hanno valore. È molto semplice: non sarebbe credibile quanto accaduto nel Terzo Polo, dopo aver visto Renzi il primo giorno far votare i suoi senatori La Russa”.

Infine, Calenda torna sul possibile accordo con +Europa pur sottolineando quando sia fondamentale però trovarlo quanto prima così da non vanificare l’operato fin qui messo in atto altrimenti Azione prenderà la propria via e si misurerà da sola in Europa:

“Io questo tipo di politica non la voglio fare. Con Bonino non ho nessun problema, abbiamo fatto scelte diverse nelle ultime elezioni politiche. Se vogliamo trovare un accordo, io l’ho detto, lo troviamo. Dopo di che, però, sbrighiamoci. Perché andare avanti a parlare di una cosa che non accadrà, perché non accadrà visto che quel modo di fare politica è il contrario di quello che serve per riportare gli elettori al voto e per farlo in modo convinto, è inutile.

Che si decidessero perché altrimenti Azione, che è il partito più grande di questa era, andrà serenamente e tranquillamente alle elezioni europee da solo misurandosi con candidati per bene e di grande esperienza”.