È Andrea Calabretta, di 32 anni, l’uomo accusato del tentato omicidio avvenuto la sera del 28 novembre scorso a Catania, a seguito di un litigio durante la partita di calcetto. La vittima, ricoverata all’ospedale del capoluogo siciliano, ha ricevuto una prognosi di più di 40 giorni.
Litigio alla partita di calcetto: tentato omicidio a Catania
Il tragico fatto è accaduto la notte del 28 novembre scorso, ma solamente oggi, 16 febbraio, è arrivata l’ordinanza di custodia cautelare per Andrea Calabretta, il 32enne che avrebbe sparato al cognato a seguito di un litigio durante una partita di calcetto.
Il 32enne, infatti, in possesso di una pistola, avrebbe aperto il fuoco contro il cognato, ferendolo alla coscia destra a tre centimetri dall’arteria femorale. Questo è quanto hanno ricostruito gli agenti che, tramite la Procura di Catania, hanno fermato il ragazzo con l’accusa di tentato omicidio, aggravato per i futili motivi e detenzione illegale di arma da fuoco.
A seguito dell’aggressione, la vittima, abbandonata in via Capo Passero, è stata trasportata in ospedale e sottoposta ad intervento chirurgico. La prognosi è di oltre 40 giorni. Nel frattempo, le indagini della squadra mobile del capoluogo siciliano, avviate dopo la segnalazione dei sanitari dell’ospedale, hanno ricostruito la vicenda.
I due cognati avrebbero litigato durante la partita a causa di diverse vedute su una fase di gioco. In particolare, la vittima, pare, che volesse sottrarsi al pagamento della quota intera per l’affitto del campetto e la vittoria degli avversari, di circa 14 euro.
Ne sarebbe, dunque, scaturita una lite proseguita in via Capo Passero, dove poi è avvenuto il ferimento. Il tutto ripreso dalle telecamere di sorveglianza della strada. Calabretta si sarebbe rifugiato in una stalla, localizzata presso una strada sterrata della via. Le forze dell’ordine lo hanno rintracciato lì e portato alla casa circondariale Piazza Lanza.