I sindaci del sud protestano a Roma contro l’autonomia differenziata e il blocco dei fondi per il Mezzogiorno. Meloni risponde da Gioia Tauro, in Calabria, con la firma dell’accordo per i Fondi di Sviluppo e Coesione per 2,5 miliardi di euro.
L’incontro a Roma non c’è stato, ma il botta e risposta, anche molto acceso, sì. Da una parte il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, alla testa della protesta degli amministratori del Mezzogiorno, che accusano il Governo di aver dimenticato il Sud e dall’altra la Premier che lo invita a “pensare a lavorare di più”.
Invito che il presidente campano rispedisce al mittente. Nella diatriba si inserisce anche la segretaria del Pd Elly Schlein che accusa la Meloni di aver creato un’Italia di serie A e una di serie B con la riforma dell’autonomia differenziata per le regioni.
Insomma, al netto dello scarso fair play politico, la giornata di oggi fornisce spunti interessanti in vista dei prossimi e decisivi appuntamenti elettorali, dove le piazze del sud avranno come sempre un peso notevole sui risultati finali.
Protesta sindaci a Roma, Meloni in Calabria risponde a De Luca. E’ già campagna elettorale
I temi sono stati messi sul piatto, adesso spetterà alle parti in gioco decidere le strategie.
Quella della Premier Meloni sembra chiara. Questa mattina anziché restare a Roma per l’annunciata protesta degli amministratori del Mezzogiorno ha deciso di partire alla volta della Calabria per prendere due piccioni con una fava: evitare di incontrare i manifestanti e rispondere con i fatti alle loro accuse.
Oggi, infatti, la Premier accompagnata dal ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha siglato con il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, l’accordo per il Fondo Sviluppo e coesione 2021-2027 pari a 2,5 miliardi di euro. Soldi che serviranno tra le altre cose per interventi infrastrutturali, per il contrasto all’emergenza idrogeologica, per i trasporti e la gestione dei rifiuti.
A margine della firma dell’accordo la Presidente del Consiglio ha risposto alle accuse che arrivavano dalla piazza dei sindaci del Mezzogiorno.
“Tutti i presidenti di Regione hanno capito il senso di quello che stiamo facendo. E’ il decimo accordo che firmiamo, e ne seguiranno altri: tutti sono collaborativi tranne uno, ma non mi stupisce troppo”.
E il riferimento al Governatore De Luca non è sfuggito a nessuno.
“Rispetto per carità ma in quel caso risulta speso il dei 24% fondi del ciclo 2014-2020. Forse se si lavorasse invece di fare le manifestazioni si potrebbe ottenere qualche risultato in più”.
Naturalmente la risposta del presidente della Regione Campania non si è fatto attendere.
La presidente Meloni risponde a Schlein: “L’Italia era già stata divisa in serie A e serie B”
Ma, De Luca non è stato l’unico esponente del Pd che questa mattina si è meritato una replica da parte della Premier. La Presidente Meloni, infatti, rispondendo alle accuse della segretaria del Pd Elly Schlein di dividere il paese in due, in cittadini di serie A e in cittadini di serie B ha risposto che:
“l’Italia è stata divisa da chi credeva che ci fossero cittadini di sere A e di serie B, cittadini sui quali valesse la pena di investire perché avrebbero potuto dare un moltiplicatore e cittadini sui quali invece era inutile investire perchè dovevano essere mantenuti nella loro condizione di marginalità”.
La Premier ha, poi, aggiunto che secondo lei ci sono due modi per affrontare il divario nel Mezzogiorno:
“c’è il reddito di cittadinanza e ci sono le infrastrutture di cittadinanza” ha detto la Meloni che poi ha chiarito “ Il reddito di cittadinanza era la risposta di chi considerava questi territori non recuperabili. Non è la mia visione di quello che è il potenziale di questi territori”.