Bonus edilizi, è in arrivo la novità di cumulo degli incentivi nazionali con i contributi regionali e locali nel triennio dal 2024 al 2026 per arrivare a coprire fino al 100% dei costi sostenute. È quanto si prevede nel pacchetto degli emendamenti presentati al decreto “Milleproroghe”, approvato nei giorni scorsi in Commissione Affari costituzionale e del Bilancio della Camera dei deputati.

L’opzione consentirà di aumentare, dunque, la percentuale di copertura delle spese effettuate per la ristrutturazione degli immobili e per l’efficientamento energetico degli stessi. Il mix degli interventi sposta in avanti la possibilità di una maggiore agevolazione.

Bonus edilizi, in arrivo il cumulo con gli incentivi regionali e locali 2024-2026: che cos’è?

In arrivo una maggiore copertura dei bonus edilizi per effettuare lavori di efficientamento energetico e di ristrutturazione degli immobili mediante il cumulo dell’agevolazione prevista a livello nazionale con gli incentivi regionali e locali introdotti dai bandi. Il cumulo delle misure consente pertanto di agevolare gli interventi sugli immobili fino al 100% dei costi sostenuti.

Affinché si possa utilizzare il mix di agevolazioni, è necessario che il bando dei contributi regionali e locali prevedano la possibilità di cumulo. Il cumulo può avvenire, ad esempio, unendo al bonus ristrutturazione del 50 per cento o all’eco bonus, nelle varie formulazioni, anche i bandi dei contributi locali che abbiano lo stesso obiettivo, ovvero quello di aumentare l’efficientamento energetico degli edifici. 

Bonus cumulo incentivi 2024-2026, chi può cumulare le agevolazioni? 

L’emendamento inserito nel decreto “Milleproroghe”, la cui prossima discussione è prevista nella prossima settimana (il 20 febbraio) in attesa della pubblicazione che dovrà avvenire entro il 27 febbraio 2024, proroga – rispetto al 31 dicembre 2024 – l’attuale misura entrata in vigore il 31 marzo scorso.

Il decreto Milleproroghe sposta in avanti, per gli anni dal 2024 al 2026, la possibilità di cumulo sulle spese per gli interventi edilizi nel limite del 100% della quota dei contributi concessi dalle regioni e dalle province autonome, a patto che la normativa lo consenta.

Il mix di interventi ha come obiettivo quello di far ripartire i cantieri che sfruttano i bonus edilizi, in una fase caratterizzata dalla riduzione dell’aliquota del superbonus al 70 per cento. 

Superbonus e altre novità in arrivo: domanda di contributi per il fondo ‘Indigenti’

Tra gli altri provvedimenti in attesa di conversione in legge, entro la fine del mese verrà pubblicato il decreto “Salva spese” (Dl 212 del 29 dicembre 2023) con misure soprattutto sul superbonus. In primis, il nuovo provvedimento dovrà dare l’avvio al nuovo fondo “Indigenti” del 2024, con la presentazione delle domande di accesso ai contributi per le spese sostenute nel primi dieci mesi di quest’anno e scadenza dell’istanza al 31 ottobre 2024.

Sarà confermato l’impianto originario del provvedimento che prevede due condizioni essenziali, ovvero il tetto di quoziente reddituale entro i 15mila euro per la domanda e lo stato di avanzamento degli interventi almeno del 60 per cento. 

Salvaguardia crediti d’imposta e sconto in fattura

Nello stesso provvedimento rientra anche la salvaguardia della fruizione del superbonus e l’impossibilità, per l’Agenzia delle entrate, di richiedere le somme in caso di mancata ultimazione dei lavori o di fallito raggiungimento dell’obiettivo delle due classi energetiche superiori grazie ai lavori.

Tuttavia, la salvaguardia dovrebbe essere riservata ai soli contribuenti che abbiano utilizzato lo sconto in fattura o la cessione dei crediti d’imposta quale modalità di utilizzo del superbonus. L’allargamento anche a chi abbia utilizzato la detrazione fiscale potrebbe arrivare in un altro provvedimento dei prossimi mesi.