Il leader dell’opposizione russa, Alexei Navalny, è morto in un carcere nel Circolo Polare Artico dove era detenuto dalla fine dell’anno scorso, come confermato dal servizio carcerario. Navalny stava scontando una pena detentiva di 19 anni. Ecco le reazioni dei politici sulla morte di Navalny.
Morte Alexei Navalny: le reazioni
Alexei Navalny è stata la figura più importante dell’opposizione contro Vladimir Putin. Ha denunciato la corruzione ai vertici del potere e ha scatenato le più grandi proteste antigovernative mai viste in Russia negli ultimi anni.
Dopo il suo ritorno in Russia dalla Germania nel 2021, Alexei Navalny era stato arrestato. Da allora, le preoccupazioni per la sua salute e il suo benessere erano cresciute costantemente. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che spetta ai medici determinare la causa della morte di Navalny.
Una delle prime reazioni è giunta dal segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, all’arrivo alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza. Stoltenberg ha ricordato che Navalny è stato “una voce forte per la democrazia e la libertà”. La Nato aveva precedentemente chiesto il rilascio di Navalny più volte. Stoltenberg ha aggiunto: “Non farò speculazioni oggi. Continuerò a chiedere alla Russia di assicurare che tutti i fatti vengano stabiliti e che vengano fornite risposte alle domande. Solo sulla base di ciò potremo dire di più”.
I politici sulla morte di Navalny
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha commentato la morte di Navalny a margine del Forum Sanità organizzato da Forza Italia. Tajani ha dichiarato:
Dopo anni di detenzione in un regime carcerario non proprio liberale, la Russia perde una voce libera. Siamo vicini alla famiglia. Ci siamo sempre battuti, anche quando ero al Parlamento europeo, per la libertà sia in Russia che in Bielorussia. Adesso ci sarà una voce di libertà in meno.
Matteo Renzi ha condiviso sui suoi profili social il suo pensiero sulla morte di Navalny, descrivendolo come un coraggioso leader dell’opposizione russa:
Aleksej Navalny era il leader coraggioso dell’opposizione russa. La sua morte è una ferita alla libertà di tutto il mondo e la responsabilità di questa tragedia è tutta del governo di Mosca. Un pensiero commosso alla famiglia di Navalny
— Matteo Renzi (@matteorenzi) February 16, 2024
Mentre il commento di Carlo Calenda sulla morte di Alexei Navalny è stato diretto. Calenda ha dichiarato:
La Russia di Putin è un regime assassino e imperialista. La morte di Navalny ne è un’ennesima prova. I sostenitori di Putin in Italia sono complici di un assassino.
Giuseppe Conte, in una nota, ha ribadito la richiesta di spiegazioni alla Russia riguardo al precedente tentativo di avvelenamento di Navalny. L’ex premier ritiene che questa richiesta sia ancora più urgente ed importante dopo la morte del leader dell’opposizione.
I leader mondiali sulla morte dell’oppositore russo
I leader europei hanno attribuito la responsabilità della morte di Navalny al governo russo e hanno accusato Putin di temere il dissenso nel paese. Hanno inoltre chiesto chiarimenti sulla causa della morte dell’oppositore russo.
Il presidente ucraino Zelensky ha indicato direttamente Putin come responsabile e ha esortato a portare avanti la giustizia per i “crimini commessi”. Zelensky ha dichiarato con fermezza che “Navalny è stato ucciso” e ha sottolineato che Putin deve “rendere conto dei suoi crimini”.
Il ministro degli Esteri francese, Stéphane Séjourne, ha affermato che Alexei Navalny ha perso la vita a causa della sua opposizione al sistema di oppressione in Russia. Allo stesso tempo, il cancelliere tedesco Scholz ha dichiarato che Aleksei Navalny “ha pagato con la vita per il suo coraggio”.
Il presidente lettone Edgars Rinkevics ha commentato la morte di Navalny affermando che è stato “brutalmente assassinato dal Cremlino”.
Il premier britannico Rishi Sunak ha parlato della scomparsa dell’oppositore russo Alexei Navalny, definendola “una notizia terribile, un’enorme tragedia per i russi”. Sunak ha lodato Navalny come un coraggioso sostenitore della democrazia russa e ha evidenziato il suo straordinario coraggio durante la sua vita.
Il ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg, si è distinto dagli altri leader internazionali evitando di attribuire esplicitamente la colpa al Cremlino per la morte di Alexei Navalny. Tuttavia, ha immediatamente richiesto “un’indagine completa e indipendente sulle circostanze della morte di Navalny”.
La vicepresidente degli Usa, Kamala Harris, ha definito la morte dell’oppositore russo come “un nuovo segno della brutalità di Vladimir Putin”. Durante un discorso alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, ha dichiarato: “Non importa quale narrazione tentino di costruire, sia chiaro: la Russia è responsabile”.
Le reazioni dai vertici dell’Ue
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha ricordato la lotta di Navalny per i valori della libertà e della democrazia:
Alexei Navalny ha combattuto per i valori di libertà e democrazia. Per i suoi ideali, ha fatto l’estremo sacrificio. L’UE ritiene il regime russo l’unico responsabile di questa tragica morte. Porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia. E a coloro che lottano per la democrazia in tutto il mondo nelle condizioni più buie. I combattenti muoiono. Ma la lotta per la libertà non finisce mai.
La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha scritto su X un omaggio ad Alexei Navalny, riconoscendolo come un valoroso combattente per la libertà e i diritti democratici:
The world has lost a fighter whose courage will echo through generations.
— Roberta Metsola (@EP_President) February 16, 2024
Horrified by the death of Sakharov Prize laureate Alexei Navalny.
Russia took his freedom & his life, but not his dignity.
His struggle for democracy lives on.
Our thoughts are with his wife & children. pic.twitter.com/JMSAkLpb0T
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha fatto un appello a unirsi nella lotta contro i regimi autoritari per proteggere coloro che si battono per valori come la libertà e la democrazia e ha aggiunto: “Putin non teme altro che il dissenso del suo stesso popolo. Un triste promemoria di ciò che rappresentano Putin e il suo regime.”