Perché Isabella Noventa è stata uccisa e da chi? Il suo corpo è stato ritrovato? Sono solo alcuni degli interrogativi che ancora ruotano attorno alla storia della 55enne di Albignasego scomparsa nella notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2016 dopo aver trascorso la serata con l’allora compagno Freddy Sorgato, condannato insieme alla sorella Debora e all’amante Manuela Cacco per omicidio premeditato in concorso e distruzione di cadavere.

Perché Isabella Noventa è stata uccisa e da chi?

Quando scomparve nel nulla dall’abitazione che divideva con la madre anziana ad Albignasego, in provincia di Padova, Isabella Noventa aveva 55 anni e lavorava come segreteria all’interno di uno studio medico della zona. Era la notte tra il 15 e il 16 gennaio del 2016.

L’ultimo a vederla fu l’allora compagno Freddy Sorgato, che agli inquirenti, dopo averne denunciato la scomparsa, raccontò di aver trascorso la serata insieme alla donna per poi accompagnarla nel centro di Padova, dove avrebbe dovuto incontrare una sua amica.

Si indagò per allontanamento volontario. L’ipotesi era che la 55enne potesse aver deciso di abbandonare i suoi affetti per costruirsi una nuova vita altrove. Poi la Procura aprì un fascicolo d’inchiesta per sequestro di persona e omicidio volontario e i sospetti si concentrarono proprio su Sorgato.

Originario di Padova, 47 anni, l’uomo lavorava come trasportatore di carburante. Dopo aver provato a depistare le indagini, agli inquirenti che lo ascoltarono dopo il fermo confessò di aver ucciso la compagna nel corso di un gioco erotico a cui avevano preso parte anche la sorella Debora e l’amante Manuela Cacco, che lavorava in un suo locale.

A un mese dalla scomparsa di Noventa tutti e tre finirono in carcere con accuse pesantissime. Secondo la ricostruzione della Procura fu Debora Sorgato, con l’aiuto del fratello, ad ucciderla, colpendola con un cortello e infilandole la testa in un sacchetto di plastica dopo averla attirata in una trappola. Cacco, che arrivò subito dopo, avrebbe partecipato ai tentativi di depistaggio.

Il corpo di Isabella Noventa non è mai stato ritrovato

I moventi erano diversi: per Cacco e Freddy Sorgato di tipo passionale; per Debora di tipo economico. Tutti e tre sono stati condannati per omicidio premeditato in concorso: i due fratelli, che ebbero un ruolo attivo, a 30 anni ciascuno; Cacco – che ebbe accesso al rito abbreviato – a 16 anni e sei mesi che, per via della buona condotta, potrebbero diventare, alla fine, anche meno.

Per lo stesso motivo alla donna viene permesso di uscire dal carcere in cui è reclusa, La Giudecca, per svolgere dei lavori di pubblica utilità in un centro cattolico del Veneziano, venendo pagata circa 20 euro al giorno. A farlo sapere è stato il suo legale, l’avvocato Alessandro Menegazzo, secondo cui sarebbe una “detenuta modello”.

Mentre per lei ha avuto inizio una nuova vita, i familiari di Isabella Noventa ancora aspettano di poterle dare una degna sepoltura: il suo corpo non è mai stato ritrovato. Fu cercato, nell’imediatezza della scomparsa, nel fiume Brenta, dove il compagno aveva sostenuto di averlo gettato. Nel corso delle operazioni dei sommozzatori, l’agente Rosario Sanarico, di 52 anni, perse addirittura la vita, venendo risucchiato dal corso d’acqua.

Poi, un anno fa, era arrivata una segnalazione: smuovendo la terra per eseguire dei lavori in un campo di Marghera, degli operai avevano trovato alcune ossa umane che si pensava potessero appartenere alla 55enne. Gli accertamenti medico-legali disposti dalla Procura erano però arrivati alla conclusione che fossero di un uomo.